Così l'Italia è diventata una potenza della ginnastica (senza digiunare e senza soffrire)

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Corriere della Sera SPORT

PARIGI C’è una cosa più bella di un oro e un bronzo olimpici alla trave (Alice D’Amato e Manila Esposito), dopo l’argento già strepitoso di squadra, ed è come ci siamo arrivati: a modo nostro, percorrendo una via lunga e personale che ha saputo seguire l’evoluzione di questo sport, delle regole, dei materiali e infine degli stessi corpi delle ginnaste. Secondo i canoni di una volta l'80% della squadra italiana medagliata a Parigi sarebbe stata scartata: Giorgia Villa e Elisa Iorio sono decisamente alte e donne formate, Alice D’Amato è una taglia media longilinea, Manila Esposito un concentrato di potenza, Angela Andreoli è più piccola di statura. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Donatella Sacchi: "Che bella olimpiade, in pedana e sugli spalti! Premiare due italiane è stata un'emozione grande" 06 Agosto 2024 (Federazione Ginnastica d'Italia)

Telecamere, giornalisti, tifosi, curiosi. Alice D’Amato, campionessa olimpica alla trave lunedì, ha già capito che c’è un prima e un dopo la medaglia d’oro. (La Gazzetta dello Sport)

Vincenzo D’Angelo, allenatore dello Spezia, ha parlato quasi a ridosso dell’inizio del campionato di Serie B. Fratelli Esposito considerati. (Inter-News)

Si tratta di un’impresa senza precedenti per la ginnastica femminile italiana: è infatti la prima atleta italiana nella storia a salire sul gradino più alto del podio in questa disciplina. Alice D’Amato, 21enne classe 2003, ha appena lasciato un segno indelebile nella storia della ginnastica artistica italiana. (Radio Deejay)

Alice D’Amato ha conquistato la medaglia d’oro alla trave alle Olimpiadi di Parigi 2024, imponendosi nell’atto conclusivo di specialità andato in scena davanti ai 20.000 spettatori della Bercy Arena: prima donna italiana a salire sul gradino più alto del podio ai Giochi, al secondo alloro personale in una rassegna a cinque cerchi dopo l’argento nella gara a squadre. (OA Sport)

Colori neon, Swarovski e tessuti oleografici: i body delle ginnaste sono creati per stupire ma allo stesso tempo studiati per garantire il massimo comfort durante le gare. Facciamo però un passo indietro, da dove nasce il body? (Panorama)