“Fermati, ti prego, fermati”: le grida del carabiniere che ha ucciso l’accoltellatore di Rimini

– È stato diffuso ieri sera, dai carabinieri, uno dei video realizzati la sera di Capodanno a Villa Verucchio, nel luogo teatro degli accoltellamenti compiuti da Muhammad Sitta. La registrazione è stata effettuata pochi minuti prima dell’arrivo sul posto della pattuglia guidata dal luogotenente Luciano Masini, che ha poi aperto il fuoco e ucciso il 23enne egiziano mentre questi si avventava verso di lui brandendo un coltello. (il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altri media

Protagonista delle pagine di cronaca degli ultimi giorni, il maresciallo ha fatto discutere governo e opposizione dopo aver aperto il fuoco e ucciso il 23enne egiziano che a Villa Verucchio ha accoltellato diversi passanti. (Liberoquotidiano.it)

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Ho chiesto all’Arma di sostenere le spese legali per la difesa di Marini e intendo chiedere al generale Luongo di conferirgli un riconoscimento per il suo valore lui ha fatto il suo lavoro”. Poi il carabiniere viene indagato. (il Resto del Carlino)

Rimini, ucciso da carabiniere a Capodanno: il video dell'aggressore con il coltello

Lo scorso 31 dicembre, il maresciallo dei carabinieri Luciano Masini, militare di lungo corso con alle spalle 35 anni di servizio, è stato costretto a sparare per neutralizzare un egiziano che, armato di coltello, aveva già colpito 4 passanti nel piccolo centro di Villa Verucchio (il Giornale)

La sera del 31 dicembre, intorno alle 22:30, a Villa Verucchio (Rimini), un 23enne di origine egiziana, Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, ha accoltellato 4 persone prima di essere ucciso da un carabiniere intervenuto sul posto nel tentativo di fermarlo. (Il Sole 24 ORE)

Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla conferenza stampa organizzata dall'Ordine dei giornalisti e dalla Stampa parlamentare a proposito del carabiniere che la notte di capodanno a Villa Verucchio ha sparato e ucciso un giovane che lo stava aggredendo dopo aver ferito a coltellate quattro persone, e che è iscritto nel registro degli indagati per eccesso di legittima difesa. (La Repubblica)