Alessia Pifferi, processo in tilt: la pm lascia, accusa spaccata sull'indagine sulle psicologhe

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La decisione di indagare le psicologhe di Alessia Pifferi, avvenuta nel bel mezzo di uno dei processi più in risalto a livello mediatico a Milano, ha finito per spaccare definitivamente l’accusa. Già, perché uno dei due pubblici ministeri che contestano alla donna l’omicidio pluriaggravato della figlia ha deciso di dimettersi dall’incarico. Ennesimo colpo di scena nel procedimento a carico della 37enne, arrestata nel luglio del 2022 per avere lasciato morire di stenti la piccola Diana di soli 18 mesi. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

La professionista, 58 anni, è indagata assieme ad una collega per falso e favoreggiamento, perché, secondo l'accusa, avrebbe aiutato Alessia Pifferi, falsificando alcuni atti tra cui un test psicodiagnostico al fine di ottenere una perizia psichiatrica. (ilGiornale.it)

Non ha risposto alle domande del pm di Milano Francesco De Tommasi, la psicologa Paola Guerzoni del carcere di San Vittore indagata assieme ad una collega per falso e favoreggiamento, perché, secondo l'accusa, avrebbe in sostanza aiutato, falsificando alcuni atti tra cui un test psicodiagnostico, Alessia Pifferi, a processo per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, ad ottenere una perizia psichiatrica. (leggo.it)

Quasi scontata la linea tenuta dalle due professioniste, a maggior ragione di fronte a una accusa che appare “spaccata“ dopo la decisione della pm Rosaria Stagnaro di lasciare l’incarico in polemica con il collega De Tommasi che - sostiene - non l’avrebbe informata sulla tranche d’inchiesta, su cui ad ogni modo non sarebbe stata d’accordo. (IL GIORNO)

“L’azione inquirente, per come in questi giorni è stata rappresentata, potrebbe rischiare di compromettere la serenità dei nostri colleghi che operano all’interno del sistema penitenziario, con pregiudizio per un servizio delicato, esercitato con passione, competenza e ben pochi riconoscimenti”: questa la posizione del Consiglio dell’Ordine degli psicologi lombardi, dopo l’avvio dell’inchiesta a … (La Repubblica)

Caso Alessia Pifferi, un avvocato beneventano per una delle psicologhe indagate Milano. Interrogata, non ha risposto. Sott'inchiesta anche una sua collega e il difensore imputata (Ottopagine)

Che ha naturalmente coinvolto le due psicologhe del carcere di San Vittore, che, in autonomia, somministrarono dei test alla donna a processo per la morte della figlia e per questo sono al momento sotto indagine. (ilGiornale.it)