Renzi "Il voto anticipato non è più un tabù"

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"Il voto anticipato non è più un tabù e noi dobbiamo attrezzarci per vincere. Nella maggioranza è in corso un regolamento di conti che potrebbe far nascere qualcosa di nuovo a destra. Ma se si rompono noi dobbiamo evitare governi tecnici o parlamentari e andare a elezioni". Lo dice il leader di Italia Viva Matteo Renzi, in una intervista a Repubblica. "Nel 2022 il centrosinistra era a pezzi e loro compatti. (ROMA on line)

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I scritti in rivolta, militanti che protestano sui social, dirigenti che reclamano nuovi congressi sul cambio di linea (come Luigi Marattin, che contesta il «cambio radicale di linea» per «l’alternativa al bipolarismo) o che devono digerire bocconi amari (come Lella Paita, assai poco entusiasta dell’intesa sulla Liguria con un ex avversario interno come Andrea Orlando). (il Giornale)

Matteo Renzi è a modo suo un fuoriclasse, perché solo un fuoriclasse avendo ormai poco più dell'1% può fare due interviste consecutive sul Corriere e su Repubblica ponendosi come stakeholder del centrosinistra, dettare le regole, indicare i traguardi, lanciare la fatwa contro il governo Meloni come se fosse il (Secolo d'Italia)

Di Redazione | 23 Luglio 2024 alle 15:30 Piace a Siena e in Toscana la virata a sinistra di Matteo Renzi. L’endorsement del leader di Italia Viva verso Pd e Movimento 5 Stelle ha accolto il favore della base del partito anche a Siena e in quella Toscana che pensa già alle elezioni regionali del 2025, bissando probabilmente quell’alleanza di centrosinistra che nel 2020 è stata vincente. (RadioSienaTv)

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"Nella maggioranza è in corso un regolamento di conti che potrebbe far nascere qualcosa di nuovo a destra. Matteo Renzi torna a ribadirlo in un'intervista a Repubblica, in cui sostiene che "le difficoltà di Meloni sono evidenti, il voto anticipato non è più un tabù e noi dobbiamo attrezzarci per vincere, respingendo ogni ipotesi di grande coalizione o governi tecnici". (Civonline)

Renzi ormai ragiona così: “Sai che c’è di nuovo? Ho fatto l’alleanza con Calenda, non ha funzionato; dovevo essere l’erede di Berlusconi, non ha funzionato; ho pensato di fare il Terzo polo, non ha funzionato; sono il blairiano e il macronista italiano, non ha funzionato; ho fatto cadere Conte, non ha funzionato; adesso che faccio? Mi metto di nuovo con Conte, con la Cgil, vado lì in quella bella pattuglia di persone che manifestano contro Toti». (Tempi.it)

Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle apriranno davvero le porte a Italia Viva per entrare a far parte del campo larghissimo? L'entusiasmo nato dopo la Partita del Cuore, culminato nell'abbraccio tra il leader di Italia Viva Matteo Renzi e la segretaria del Pd Elly Schlein, è andato scemando, e con esso anche le concrete intenzioni di includere l'ex partito del Terzo Polo nell'alleanza di centrosinistra. (ilmessaggero.it)