L’Italia migliora ma di poco: è 43esima nella classifica per la lotta alla crisi climatica
BAKU. L’Italia risale di una posizione, ma resta in fondo alla classifica delle performance climatiche: l’anno scorso era al 44esimo posto, ora al 43esimo. Comunque ben lontana dalle posizioni di vertice, occupate da Danimarca, Olanda e Regno Unito. A confermare le pessime prestazioni del nostro Paese è la nuova edizione del Climate Change Performance Index 2025, rapporto presentato oggi nell’ambito della Cop29 di Baku e curato da Germanwatch, CAN e NewClimate Institute, in collaborazione con Legambiente per l’Italia. (la Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
In quest’ultimo ambito, il Paese si colloca al 48° posto, con una valutazione “debole”. Tuttavia, sul suo risultato pesano i ritardi nello sviluppo delle energie rinnovabili e, soprattutto, l’inadeguatezza della sua politica climatica. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Il titolo viene dalla Conferenza sul clima di Baku (ma perché non siamo come i danesi?), la foto di copertina dalla stazione di Boca Chica dove Donald Trump ha assistito con Elon Musk al lancio (non pienamente riuscito) di un razzo spaziale. (Corriere della Sera)
MeteoWeb (MeteoWeb)
Tutti insieme questi Paesi rappresentano oltre il 90% delle emissioni globali. L’Italia continua ad essere in forte ritardo sulle performance climatiche rispetto agli altri Paesi del pianeta e dell’Ue. (Il Fatto Quotidiano)
via depositphotos.com L’anno scorso il tracollo, quest’anno la stagnazione. L’Italia è 43° nella classifica del Climate Change Performance Index 2025, l’indicatore della qualità della performance climatica stilato da Germanwatch, Climate Action Network e NewClimate Institute. (Rinnovabili)
In coda l’Iran. Come negli ultimi anni il podio è vuoto con Copenaghen al quarto posto. (Sky Tg24 )