"The Green Border" di Agnieszka Holland, la regista: "Polonia con Ungheria, Salvini e Le Pen vogliono far venire meno il legami dell'Europa"

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Mostra di Venezia "The Green Border" di Agnieszka Holland, la regista: "Polonia con Ungheria, Salvini e Le Pen vogliono far venire meno il legami dell'Europa" di Nicola Roumeliotis Si intitola Green Border, il film di Agnieszka Holland con Jalal Altawil, Maja Ostaszewska e Tomasz Włosok. Nelle foreste paludose che costituiscono il cosiddetto "confine verde" tra Bielorussia e Polonia, i rifugiati provenienti dal Medio Oriente e dall'Africa si trovano intrappolati in una crisi geopolitica. (La Stampa)

Su altre fonti

Siamo al confine tra Bielorussia e Polonia, nel pieno della crisi umanitaria, e la macchina da presa segue con un taglio quasi documentaristico un gruppo di profughi in fuga dal Medio Oriente e dall’Africa che cerca di trovare riparo in Europa (Il Cittadino)

“Mourir mille fois”. Ogni tentativo fallito di raggiungere l’Europa è come morire. (Il Mattino di Padova)

– Nell’ambito del Festival del Cinema di Venezia, la regista polacca Agnieszka Holland ha presentato il suo ultimo film, “The Green Border”, un potente dramma che getta luce sulla crisi dei migranti e sulla situazione al confine tra Polonia e Bielorussia (Stranieri in Italia)

Oltre che con Matteo Garrone ne "Io Capitano, il tema dei migranti arriva in Concorso a Venezia anche grazie alla regista polacca Agnieszka Holland che in "Green Border" (Il confine verde) racconta in bianco e nero il dramma umano di chi dal Medio Oriente e dall'Africa tenta di raggiungere l'Europa attraverso il confine tra Bielorussia e Polonia, finendo per diventare quasi "pedina" di un gioco politico tra promesse di ingressi facili e respingimenti dei due paesi. (Libero Tv )

C’è tuttavia un altro fronte europeo nel quale da anni si sta consumando una sanguinosa tragedia umanitaria: lo Zielona Granica, il “confine verde”. (Best Movie)

Impossibile rimanere indifferenti di fronte all’odissea umanitaria e disumana narrata in bianco e nero, perché oggi è questo il tono del mondo, dalla regista polacca Agnieszka Holland in Green border, in concorso: tempi che non si lasciano corrodere dalla fretta del box office, macchina da presa a ridosso dei corpi in fuga nel bosco di Hansel e Gretel, l’oscura foresta che fa da confine tra Bielorussia e Polonia, terra di nessuno dove sopravvivono, muoiono, vengono torturati i migranti provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente, in attesa di rifugio politico. (Elle)