Autonomia differenziata, la Corte costituzionale accoglie parti del ricorso della Sardegna
La Corte costituzionale ha ritenuto «non fondata» la questione di costituzionalità dell'intera legge sull'autonomia differenziata delle regioni ordinari, considerando invece «illegittime» specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. Questo, in sintesi, l’esito del ricorso contro la Riforma Calderoli presentato dalle Regioni Sardegna, Puglia, Campania e Toscana. Regioni a statuto speciale Tra gli altri rilievi, la Consulta ha stabilito che ha un profilo di incostituzionalità l'estensione della legge, e dunque dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, alle regioni a statuto speciale, che «invece, per ottenere maggiori forme di autonomia, possono ricorrere alle procedure previste dai loro statuti speciali». (L'Unione Sarda.it)
La notizia riportata su altri media
Al secondo giorno di Camera di consiglio arriva la decisione della Corte che accoglie parzialmente i ricorsi delle quattro Regioni guidate dal centrosinistra (Campania, Puglia, Sardegna e Toscana). (ilmessaggero.it)
Direi che può tenersela e che magari può regalarla a Giorgia Meloni così magari la leggono insieme”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a Perugia. (Agenzia askanews)
L’opposizione esulta, la maggioranza cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno. (Il Fatto Quotidiano)
) e considera invece «illegittime» specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. (Il Sole 24 ORE)
"La sentenza sulla legge Calderoli smantella la Legge Calderoli e difende l'unità del Paese. (Regione Campania)
La Corte Costituzionale ha accolto in modo parziale il ricorso presentato contro l'autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario, la legge che consente cioè alle regioni di richiedere «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia». (Corriere della Sera)