Un anno dalla strage di Cutro, il pescatore che recuperò i corpi: “Non si può morire a 60 metri dalla costa, da italiani dobbiamo chiedere scusa”

Vincenzo Luciano è diventato, suo malgrado, uno dei simboli del naufragio di Steccato di Cutro. La notte del 26 febbraio si è trovato a recuperare i corpi delle vittime che affioravano dall’acqua e dal quel giorno non ha mai più smesso di tornare su quella spiaggia. Quello che invece non è mai più riuscito a fare, è uscire con la sua barca per pescare. Le immagini terribili di quei giorni sono impresse nella sua mente, ricordi ancora troppo lucidi per poter tornare a vivere il mare che lui ben conosce. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Strage Cutro, familiari vittime: “Giustizia e verità” – Video (SulPanaro)

Un anno dalla tragedia di Cutro, in provincia di Crotone: nella notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023 un caicco partito dalla Turchia con a bordo almeno 180 migranti si arenò su una secca, frantumandosi in mille pezzi. (Il Sole 24 ORE)

Gli alberi per ricordare gli adulti e i cespugli per i bambini Era la notte del 26 febbraio quando è avvenuto il naufragio di Cutro. (Virgilio Notizie)

Diocesi di Matera-Irsina: Monsignor Pino Caiazzo ricorda le vittime del naufragio di Steccato di Cutro del 26 febbraio 2023. Di seguito la nota integrale. (Sassilive.it)

Novantaquattro piante per realizzare un ricordo perenne in memoria delle vittime del naufragio di Steccato di Cutro. (Il Vibonese)

Accompagnata dal deputato calabrese Nicola Irto e da un gruppo di cittadini, Schlein è rimasta in raccoglimento per una decina di minuti sulla spiaggia sferzata dal vento e da una pioggia incessante. (Il Crotonese)