Pietro Castellitto a Venezia 81: “La sfida di Schicchi che portò nelle case i sogni proibiti”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Venezia — Il sogno e l’illusione, l’onesta cialtroneria, una storia di famiglia, di un pezzo di storia del Paese e della censura. La confusione gioiosa e la tragica caduta. Giulia Steigerwalt, nella sua opera seconda, quarto film italiano in concorso, porta alla Mostra Diva futura, la porno rivoluzione dell’agenzia di Riccardo Schicchi che fatto entrare nelle case italiane, anni Ottanta, il vieta… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il film di Giulia Louise Steigerwalt Diva Futura, quarto titolo italiano in concorso, è dedicato proprio a quel “pioniere” che, scomparso nel 2012, rivive ora nell’interpretazione di Pietro Castellitto: occhi azzurri innocenti, modi ultra-gentili (a ogni donna dà del lei chiamandola «signorina») e amore per gli animali, lo Schicchi cinematografico sogna di portare in Italia la rivoluzione sessuale sfidando i tabù, condanna la violenza sulle donne che comincia a farsi strada anche nell’hard, e rende la sua società Diva Futura un’isola felice dove il lavoro e il privato si confondono, tutti abitano nello stesso condominio e si vogliono bene mentre il fatturato vola e le pornostar ormai sdoganate entrano nei tinelli degli italiani, ospiti fisse di notiziari e talk show. (ilmessaggero.it)

«Ho conosciuto Riccardo Schicchi quando era sul viale del tramonto e andava in tv da Mammucari in quanto marito di Eva Henger. Aveva conservato la curiosità gioiosa del bambino che spiava le donne delle case di fronte con il binocolo, era riuscita a fare la vita che voleva. (ilmattino.it)

Nessuno scandalo o provocazione nel modo in cui viene raccontata la storia di Riccardo Schicchi, re del porno in... (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

Post Views: 8 Related posts: Io, Umbria Jazz, Kenny Barron e la Red Records: ricordi di un adolescente (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

L’infanzia del porno, quando poteva succedere che l’intera scuderia dell’agenzia «Diva futura» decidesse di trascorrere una domenica al mare, giocando sulla spiaggia con pupazzi, falli giganti e materassini a forma di labbra socchiuse. (La Stampa)

Oggi Riccardo Schicchi, probabilmente riderebbe di come è cambiato il mondo del porno evoluto, tra OnlyFans, accesso libero, vedi Youporn, e lui non avrebbe forse paradossalmente più peso. Lui, che invece, di quel settore all’italiana (ma non solo) fu uno dei pionieri e visionari, fondando la famosa Diva Futura, l’agenzia (in ascesa di casting e produzione, che in poco tempo diede vita e successo a personaggi come Ilona Staller (che ne fu co-fondatrice) in arte Cicciolina, Moana Pozzi (di cui fra poco, il 15 settembre, ricorrono i 30 anni dalla scomparsa, a soli 33 anni), ed Eva Henger, moglie dello stesso Chicchi, con il quale continuò a lavorare anche dopo la separazione, e che gli rimase vicino fino alla morte. (Vogue Italia)