Napoli, incendio Città della Scienza: assoluzione per il vigilante e il nodo dei fondi spariti
Un delitto perfetto (almeno per il momento). Chi ha concepito, organizzato e messo a segno la distruzione di Città della scienza l’ha saputo fare, tanto da rimanere per sempre al riparo delle indagini. Ieri, l’ultimo step del processo, a distanza di undici anni dai fatti: assolto Paolo Cammarota, ex vigilante, l’uomo che era di turno nella struttura museale di Coroglio. Aula 317, quarta appello (presidente Toscano, a latere Russo), il verdetto è una mannaia: imputato assolto, novanta giorni per il deposito delle motivazioni, restano i dubbi di sempre sul rogo che distrusse Città della Scienza. (ilmattino.it)
La notizia riportata su altri giornali
Soddisfazione da parte dell’ormai ex vigilante che si era dichiarato innocente fin dal primo momento. Nessun colpevole per l’incendio di Città della scienza. (ilmattino.it)
Questo ha stabilito la sentenza della Corte d‘Appello. Allora Presidente Antonio Bassolino l’incendio è doloso ma non c’è nessun colpevole così a distanza di 11 anni resiste il mistero del rogo a Città della Scienza (ilmattino.it)
La quarta sezione della Corte d'appello di Napoli ha assolto Paolo Cammarota, l'ex vigilante accusato del rogo di Città della Scienza, polo di ricerca e divulgazione scientifica di Bagnoli distrutto da un incendio il 4 marzo 2013. (La Repubblica)
Poi ci sono gli esecutori materiali. Sono loro: i mandanti, gli organizzatori di una trama finalizzata a distruggere un Museo che nel 2013 versava in difficoltà economica, ma anche ad incassare indennizzi e finanziamenti per un rilancio sempre di là da venire. (ilmattino.it)
Paolo Cammarota, ex custode del polo interattivo di via Coroglio, oggi pomeriggio è stato assolto dalla settima sezione della corte di appello di Napoli, presidente Toscano, chiamata a emettere un nuovo verdetto dopo il precedente annullamento da parte della Cassazione. (Corriere della Sera)
Riccardo Villari, presidente di Città della Scienza: la Corte d’Appello ha assolto l’unico imputato per il rogo di 11 anni fa dello Science centre, il custode. Certo, dopo 11 anni la sentenza lascia molti punti interrogativi e una certa amarezza. (ilmattino.it)