Salvini esulta, Tajani mogio. E Meloni è nella strettoia

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Basta immaginare quali sarebbero stati i commenti di Giorgia Meloni se in Spagna Vox avesse vinto le elezioni e poi fare il paragone con il comunicato algido con il quale ha salutato ieri la vittoria di Trump per capire che quel trionfo per lei è un problema. Non che la si spinga sino a far trapelare viva preoccupazione, come fanno invece Scholz e Macron, però è sideralmente distante dal tripudio di Orbán o di Salvini. (il manifesto)

La notizia riportata su altre testate

Non inganni il basso profilo del post istituzionale di Giorgia Meloni, che poteva tornare buono anche per Kamala Harris. Se si vuole indagare l'umore dentro FdI, bisogna andare a rintracciare i profili social del responsabile organizzativo del partito, Giovanni Donzelli: "I soliti sinistri - scrive di buon mattina postando il libro su Trump dell'ex ministro Sangiuliano -, speravano di trovare negli Usa la rivincita per le sconfitte subite in Italia. (Avvenire)

Il commento di Giorgia Meloni alla vittoria di Donald Trump si ferma alla dimensione istituzionale. “Italia e Usa sono nazioni sorelle. Un legame strategico che ora rafforzeremo ancora di pi&u… (L'HuffPost)

É stata l'occasione per confermare, riferisce la nota di Palazzo Chigi, la «solida alleanza, il partenariato strategico e la profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington». L'occhio di Palazzo Chigi è sulle prime mosse economiche del rieletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump. (il Giornale)

Le reazioni in Italia. Meloni-Trump, asse per la stabilità. Salvini esulta: porterà la pace

Durante la giornata Giorgia Meloni non ha alzato fragorosamente i calici, ha scelto il registro istituzionale e affidato a X, il social di Elon Musk, «le più sincere congratulazioni» al leader dei repubblicani. (Corriere Roma)

Trump, per congratularsi della vittoria elettorale. Lo ha riferito Palazzo Chigi in una nota. (Tiscali Notizie)

Non è una rosa con qualche spina, piuttosto il contrario. Come capo del governo di un grande Paese europeo, condivide le preoccupazioni dei colleghi della Ue: i dazi del 10% se non del 20% che danneggerebbero tutta l’Unione ma l’Italia più degli altri perché gli Usa sono il secondo mercato di sbocco del nostro export. (QUOTIDIANO NAZIONALE)