Chi era Glauco Mauri, gigante del teatro, in scena fino a poche sere fa
E’ morto ieri a Roma Glauco Mauri, il gigante del teatro italiano e persona dolcissima, che per 70 anni ha frequentato Sofocle, Pirandello, Shakespeare (fu di recente un grande Lear), Ionesco, Dostoevskji (per essere l’assassino Smerdjakov si era battuto e aveva vinto), Bernhardt, Goethe: la drammaturgia non aveva segreti per lui: recitò 320 volte “La tempesta” (c’erano la Fracci e poi Delia Scala) più di 300 il Lear, altrettante “Tutto per bene”. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
Nel fine settimana, alla vigilia del suo debutto al teatro Vascello con De Profundis, ci ha lasciato Glauco Mauri. Un gigante sul palcoscenico, apparso anche in pochi ma memorabili film, da Profondo Rosso a Ecce Bombo. (ComingSoon.it)
«Recitare è forse uno dei mestieri più belli del mondo, perché arricchisce attori e pubblico. (ilmattino.it)
In settant'anni di palcoscenico, centinaia di repliche e in modi così penetranti e unici, Mauri per molti non solo è stato, ma sarà sempre Lear, Vania, Edipo, e poi Prospero e Martino Lori, Fauste Hamm. (il Giornale)
Andavano a giocare a tennis nelle ore più calde, le due, le tre, sui campi in terra rossa di viale Trieste, che da tanto tempo non esistono più, all’altezza dell’Hotel Brig, anch’esso scomparso. con i quali non aveva mai perso i contatti, avendo insieme respirato l’aria che non si dimentica. (articolo21)
Addio a Glauco Mauri, l’attore nato nel 1930 e morto nella tarda serata di ieri alle soglie dei 94 anni che avrebbe compiuto l’1 ottobre. (L'Unione Sarda.it)
Avere Glauco Mauri in cartellone voleva dire avere un tutto esaurito assicurato. (La Provincia di Cremona e Crema)