Pace fiscale, spunta un'aliquota del 15% per le partite Iva: perché il concordato può cambiare ancora

Le entrate fiscali in questi primi mesi del 2024 vanno bene, pure un po’ meglio del previsto, anche se al ministero dell’Economia nessuno festeggia. Giancarlo Giorgetti, anzi, è preoccupato: il ministro sta cominciando a impostare la manovra di bilancio del 2025 e i conti non tornano. Il fronte debole è proprio quello del gettito tributario, con l’evasione fiscale che non si riesce a scalfire. La conferma, a via XX settembre, arriva dalle scarsissime adesioni arrivate al nuovo concordato preventivo biennale, l’accordo tra il fisco e i lavoratori autonomi: tasse predeterminate da pagare nel biennio ’24-’25 e zero controlli. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Maurizio Leo, viceministro con delega al fisco, illustra a Il Giornale le novità fiscali in arrivo che vanno nella direzione di un abbassamento della pressione fiscale e di una pace contributiva, elementi in grado di portare ancora più gettito fiscale e di venire incontro a milioni di contribuenti in difficoltà che vogliono pagare le tasse. (Secolo d'Italia)

La strada per la ripresa è quella giusta, lo si è visto dall'extragettito di oltre 24 miliardi certificato dall'assestamento di bilancio che scongiura, come ha ammesso al Giornale il viceministro dell'Economia Maurizio Leo , il rischio di una manovra bis per il 2025. (il Giornale)

Il decreto correttivo di riforma fiscale approvato il 26 luglio dal Consiglio dei Ministri ha confermato le novità per il concordato preventivo biennale introducendo anche l’annunciata flat tax per le Partite IVA che aderiscono. (PMI.it)

Ridefinite le scadenze fiscali: nuova flat tax per il concordato biennale

Con questo obiettivo il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, porta oggi un decreto in Consiglio dei ministri con l’obiettivo di cambiare i termini del concordato per includere nella misura più lavoratori autonomi. (ilmessaggero.it)

In particolare, spiega, si procede ad "una ridefinizione dei termini per la presentazione delle dichiarazioni, spostando al 31 ottobre la scadenza per l'invio delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi e all'Irap" e sul concordato preventivo biennale "viene introdotta un'imposta sostitutiva (flat tax) sul maggior reddito concordato con aliquote variabili dal 10 al 15 per cento in relazione al punteggio Isa". (Tuttosport)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto correttivo sulle scadenze fiscali e il concordato preventivo biennale, come comunicato dal viceministro dell'Economia Maurizio Leo in una nota. (LA STAMPA Finanza)