Salis vuol mostrarsi in catene. E suo papà si appella al Colle

L'ipotesi di candidatura alle Europee con il Pd, l'attenzione mediatica, l'attacco all'«inerzia» del governo italiano e alla magistratura ungherese che ha respinto la richiesta dei domiciliari avanzata dai legali di Ilaria Salis. Che sin dalla prima udienza ha dato il suo consenso a farsi filmare e fotografare nell'aula del tribunale di Budapest - e alla stampa italiana di pubblicarne gli scatti - con il guinzaglio e le catene a mani e piedi. (ilGiornale.it)

Su altre testate

"Bisogna aspettare che la Corte metta per iscritto l'ordinanza pronunciata ieri, cioè il respingimento dei domiciliari per Ilaria Salis, e ci vorrà qualche giorno dopo le feste di Pasqua. (Tiscali Notizie)

"Ho mandato una Pec al presidente della Repubblica, una lettera molto asciutta riferendomi a quella che gli avevo inviato il 17 gennaio e a cui aveva subito risposto. (Il Messaggero Veneto)

Continuare a lavorare, cercando altre strade perché è inutile insistere a percorrere quelle che finiscono contro il muro della giustizia ungherese. Roberto Salis non ha nessuna intenzione di smettere di combattere per la figlia Ilaria, in carcere in Ungheria da 13 mesi con l’accusa di aver aggredito due militanti di estrema destra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Tutto "merito" (si fa per dire) di Christian Raimo, il quale si è lasciato andare a un'esternazione totalmente insensata dalle sue. Il Venerdì Santo si trasforma rapidamente in diretta su La7 in un messaggio ben poco cristiano. (ilGiornale.it)

"Le circostanze non sono cambiate" e "13 mesi di carcere non sono poi tanti”. (Sky Tg24 )

È il garante della Costituzione e l'articolo 3 si applica a tutti i cittadini italiani: può intervenire sul governo Orban e deve smuovere il governo italiano perché evidentemente non ha fatto quello che doveva fare": è quanto ha detto all'Ansa Roberto Salis, il padre della docente italiana in carcere a Budapest da oltre 13 mesi con l'accusa di aver aggredito tre militanti di estrema destra, a cui ieri è stata respinta la richiesta dei domiciliari. (L'HuffPost)