Milano, i precari della scuola occupano il Provveditorato: “L’algoritmo ci ammazza, è anti-meritocratico”
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Un gruppo di docenti ha occupato la sede dell’Ufficio scolastico provinciale (Usp) di Milano per protestare contro i presunti malfunzionamenti dell’algoritmo che, ogni anno, nomina gli insegnanti in servizio sulla base di una graduatoria basati sui punteggi dei singoli candidati. “Come ogni hanno – denunciano in un comunicato le pracarie e i precari – sono numerosi i docenti scavalcati nonostante i lauti punteggi. (IL GIORNO)
Su altre fonti
Supplenze da GaE e GPS per l’anno scolastico 2024/25: arrivano i primi chiarimenti in risposta ai reclami ricevuti dopo il primo bollettino di nomine. A volte purtroppo la domanda per le max 150 preferenze viene compilata in modo tale che le preferenze non si incontrano con le effettive disponibilità presenti in quel turno e l’aspirante diventa rinunciatario, anche se la cattedra scelta dovesse poi essere presente al turno successivo. (Orizzonte Scuola)
E’ guerra di comunicati e lanci di agenzia quella tra i sindacati e l’UST Milano relativamente all’andamento delle nomine a supplenza da GPS e GaE. Per la UIL la situazione è incandescente fuori l’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano e “grave il disservizio per i docenti a causa del primo bollettino GPS”. (Orizzonte Scuola)
Alcuni di loro sono stati poi ricevuti dai dirigenti dell'Ufficio scolastico. Nelle prossime ore (non è possibile sapere di preciso quando) dovrebbero essere pronte le nuove graduatorie che coinvolgono circa 3000 insegnanti in tutta la provincia di Brescia. (Corriere della Sera)
Presa di servizio 2 settembre, a Brescia è caos con le GPS: docenti chiamati e rispediti a casa. L’UST spiega: “Problema risolto, nomine stanno procedendo speditamente” Di (Orizzonte Scuola)
Docenti precari hanno occupato nel primo pomeriggio la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale Lombardia di via Soderini, a Milano. Un gruppo di manifestanti, con bandiere dell’Adl Cobas, si è presentato nella sede del provveditorato per protestare dopo la mancata nomina e incarico. (LAPRESSE)
«È scandaloso che chi lavora venga trattato come numeri, senza rispetto per la loro dignità e stabilità. (QuiBrescia.it)