Tony Effe, un caso a Sanremo? Il rapper in gara al festival, ma escluso dal Capodanno a Roma. «Nessuna censura»

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La quantità di sorrisi inversamente proporzionale a quella dei tatuaggi. Bicipiti, collo e torace pompati. Ragni, ragnatele, teschi e madonne a dipingere il corpo. Catene e anelli a pioggia. L’orologio che pesa come un sampietrino. Avesse tenuto il vero nome (Nicolò Rapisarda) sarebbe solo uno di quelli che a Roma chiamano «coatti». Come Tony Effe invece fa tutto un altro effetto, molto più cool, una sigla che gli ha aperto le porte del successo. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Se anche la 'cacciata' di Tony Effe dal Campidoglio si concludesse senza ulteriori ferite, ovvero senza azioni legali da parte del cantante prima annunciato e poi invitato a non esibirsi al concerto di capodanno, per il Comune di Roma non sarà facile trovare un artista della stessa popolarità disposto a salire sul palco in 'sostituzione di'. (Adnkronos)

Il rapper romano Tony Effe è stato escluso dal Concerto di Capodanno 2025 a Roma organizzato dal Comune, che si terrà al Circo Massimo. La decisione è stata presa a causa delle polemiche riguardanti i testi delle sue canzoni, considerati sessisti e misogini. (Radio Capital)

Una scelta che ha riscontrato " vivo stupore e dispiacere " da parte di Friends&Partners spa e Vivo Concerti srl, quali organizzatrici dell'evento, mentre il sindaco Roberto Gualtieri ha rivendicato il "pugno duro" verso l'ex Dark Polo Gang. (il Giornale)

Concertone a Roma, il Comune scarica il rapper Tony Effe

«Nel prendere atto della scelta del Comune di Roma di cancellare la presenza dell’artista all’evento – scrivono in una nota congiunta Vivo Concerti e Friends&Partners –, pur nel rispetto delle decisioni di tale Istituzione e dei suoi organi, dobbiamo rappresentare il nostro vivo stupore e dispiacere poiché tale decisione è stata presa in assenza di alcuna valida motivazione, dopo il raggiungimento di un accordo fra le parti ed addirittura dopo l’annuncio e la conferenza stampa in cui veniva annunciata e pubblicizzata la presenza di Tony all’evento». (La Stampa)

A San Vittore del Lazio, negli anni ‘80, l’arrivo di Silvia Costa era considerato un avvenimento a parte. La allora parlamentare della Democrazia Cristiana era già una giornalista affermata e le feste dell’Amicizia organizzate in paese, come in tutti quelli del Cassinate, erano l’occasione per “accaparrarsi” gli esponenti più di grido della politica romana. (AlessioPorcu.it)

Ma tante scuse. Tony Effe, con tutta probabilità, non sarà la star del concertone di Capodanno del Comune di Roma. (QUOTIDIANO NAZIONALE)