Vertice Cina-Africa: la posta in gioco

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ISPI ESTERI

Una parata con ballerini e sbandieratori, tappeti rossi e fuochi d’artificio: Pechino ha accolto così, con un’imponente cerimonia di benvenuto, circa 50 leader africani arrivati nella capitale cinese per il Forum di cooperazione sino-africano (Focac). L’appuntamento, che si tine una volta ogni tre anni, sarà un’opportunità di incontro ad alto livello tra i leader africani e il presidente cinese Xi Jinping, mentre Pechino continua a stringere alleanze e ad espandere la propria influenza sul continente, in malcelata competizione con i paesi occidentali. (ISPI)

Ne parlano anche altre testate

Negli ultimi tre giorni 50 Capi di Stato africani hanno sfilato sotto una sfilza di striscioni, tesi ogni 20 metri, lungo le principali arterie di Pechino. Su di essi compare il claim: "Insieme per un futuro migliore”. (Italia Oggi)

Si è aperta oggi la 9º edizione del Forum di cooperazione sino-africana (FOCAC), il vertice diplomatico che si tiene ogni tre anni tra Cina e Africa. Pechino ospiterà per tre giorni 53 dei 54 stati africani, in quello che si prospetta essere uno degli incontri diplomatici più importanti dell’anno. (Il Fatto Quotidiano)

È una passerella di leader africani a Pechino questa settimana. Xi avrà in mano un libretto degli assegni più piccolo e un'idea più chiara di ciò che la Cina vuole in cambio dei 120 miliardi di dollari che dall'Angola a Gibuti, per oltre un decennio, ha versato al continente africano come prestiti governativi attraverso la sua Belt and Road Initiative. (L'HuffPost)

Se Stati Uniti ed Unione Europea alzano (o promettono di alzare) nuove barriere doganali su un numero crescente di merci cinesi, Pechino risponde non solo con reciproci dazi, ma anche provando ulteriormente ad espandere la propria influenza commerciale su aree del mondo in cui l’Occidente appare, se non in ritirata, quanto meno in fase di stallo. (Avvenire)

Una dimostrazione ulteriore di volontà di Pechino di aumentare il suo grip sul continente africano, cruciale per le sue materie prime che sono necessarie allo sviluppo tecnologico. (Tiscali Notizie)

Oltre 50 miliardi di dollari di nuovi finanziamenti, la creazione di un milione di posti di lavoro e un lungo tappeto rosso di benvenuto: la Cina corteggia l'Africa e prova a neutralizzare la crescente concorrenza di Usa, Ue (l'Italia ha il Piano Mattei), Giappone e Corea del Sud. (Il Messaggero Veneto)