Biennale Arte, un mondo di stranieri per un presente diverso

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Biennale Arte, un mondo di stranieri per un presente diverso 16 aprile 2024 che si è aperta con la decisione di Israele di non aprire il proprio padiglione fino al raggiungimento di uni cessate il fuoco a Gaza e alla liberazione degli ostaggi - ha privilegiato artisti che non hanno mai partecipato all'Esposizione Internazionale, e attraversando gli spazi espositivi si percepisce un senso di ricerca, di apertura e pure di necessità. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

Sassari. Sono questi i temi del terzo appuntamento di Primavera a Teatro (XIII edizione), che sabato 20 aprile alle 20, nella Sala Estemporada di via Venezia, a Sassari, porta in scena “Kyme” della compagnia campana Art Garage e “Balancier” della laziale Mandala Dance Company. (SARdies.it)

Sarà aperta al pubblico da sabato 20 aprile a domenica 24 novembre 2024, ai Giardini e all’Arsenale, la sessantesima Biennale d’Arte dal titolo "Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere", a cura di Adriano Pedrosa e prodotta dalla Biennale di Venezia. (La Nuova Venezia)

(Adnkronos) – Sabato 20 aprile 2024 si terrà alle ore 10,30 presso il Roma Eventi Piazza di Spagna, in via Alibert 5a il Consiglio Nazionale di Noi moderati. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Si potrebbe dire una edizione Gold perché nel 2024 si celebrano i 50 anni di attività dell’associazione culturale e folklorica Ittiri Cannedu, che in mezzo secolo non solo ha recuperato e fatto conoscere le tradizioni e la cultura sarde, ma le ha pure traghettate nel Terzo Millennio con tante iniziative (la più celebre è Ittiri Folk Festa) e anche “esportando” la musica, il ballo e uno degli abiti più belli della Sardegna nei vari festival del mondo. (SARdies.it)

In occasione della Biennale di Venezia 2024 il padiglione del Perù presenta l’installazione immersiva di Roberto Huarcaya, incentrata sull’ambiente e su una riflessione consapevole. (Finestre sull'Arte)

La manifestazione, ispirata alle antiche festività romane celebrate in aprile in onore del raccolto d’uva dell’anno precedente, vuole rinnovare oggi il millenario legame esistente tra il vino e il territorio tuscolano. (Cronache Cittadine)