Siria, offensiva dei ribelli: 200 morti negli scontri con i soldati del regime
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Centinaia di morti, un generale iraniano dei Guardiani della Rivoluzione ucciso e nuovo sangue in Medioriente dopo che i ribelli siriani nell'ultima enclave dell'opposizione nel Nord della Siria hanno lanciato un'operazione militare su vasta scala contro l'esercito siriano e hanno conquistato 10 chilometri di territorio, nella prima avanzata del genere dopo anni. È di almeno 200 morti, la maggior parte dei quali combattenti, il bilancio degli scontri in corso nel nordovest della Siria, nella zona di Aleppo e di Idlib, tra l'esercito di Bashar al-Assad e i jihadisti legati ad Al Qaida (il Giornale)
Su altri media
Le immagini che giungono dai canali non ufficiali sono impressionanti. (La Stampa)
Proprio quando il teatro del conflitto tra Israele e Hezbollah sembra lasciare spazio a una fragilissima tregua, la guerra mondiale combattuta in Medio Oriente si sposta nel teatro siriano, dove si confrontano da anni turchi, russi, americani, israeliani e una miriade di loro alleati locali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il bilancio dell’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria è in continuo aggiornamento: le vittime degli scontri di ieri sono più di 153. (Il Fatto Quotidiano)
. L'offensiva dei miliziani filo-turchi nel nord-ovest della Siria è "una minaccia alla sovranità" del Paese e la Russia è a favore di un ristabilimento dell'ordine nella regione. (Gazzetta di Parma)
I ribelli hanno preso il controllo di un territorio strategico nel nord ovest della Siria con un'offensiva diretta a colpire l'esercito siriano di Bashar Al Assad e le milizie filo iraniane sciite alleate. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Gli scontri scoppiati tra i ribelli di Hayat Tahrir al Sham (HTS) e le forze del regime di Bashar Al Assad hanno innescato una nuova crisi che sta sconvolgendo il Paese. La Siria è di nuovo teatro di violenza e distruzione. (Today.it)