La passione di Giuli: dopo un mese e mezzo è già isolato dentro FdI
E’ il fuoco amico, quello de destra, il vero problema di Alessandro Giuli, ministro della Cultura con già due capi di gabinetto cambiati (uno cacciato, Francesco Gilioli, e l’altro dimissionario, Francesco Spano) in un mese e mezzo. Il successore di Gennaro Sangiuliano, da quando è stato nominato, fa i conti con tutta l’infosfera globale meloniana: politica e mediatica. Un braccio di ferro sotterraneo, ma non troppo, con colonnelli e caporali di Fratelli d’Italia che dopo lo scandaletto di Maria Rosaria Boccia vogliono pilotare da Palazzo Chigi, senza più sorprese, il Collegio Romano (Buttanissima Sicilia)
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quid re vera significant regulae costitutionisque emendationes, quas Nord, vir ex amplissimis, Amplissimi collegae, (Il Fatto Quotidiano)
Ed è troppo facile fermare lo sguardo sul dito senza arrivare alla Luna. Al netto dei pasticci, delle questioni di opportunità, delle Boccia e degli Spano, c'è qualcosa che non torna. (il Giornale)