Le femministe pro violenza di genere si scagliano contro Meloni e Valditara, "Pezzi di m...., stupratori, bruciamoli"
Le femministe si scagliano nuovamente contro il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, trasformando la manifestazione promossa in occasione del 25 novembre in una sfilata di odio e follia. Proprio coloro che sarebbero dovute scendere in piazza per manifestare contro la violenza di genere, non hanno fatto altro che manifestare il loro odio con slogan come "Valditara e Meloni, i primi stupratori" e "Bruciamo Valditara". (Il Giornale d'Italia)
Ne parlano anche altri media
Roma, in migliaia al corteo di 'Non una di meno': "Basta violenza, è ora di disarmare il patriarcato" (La Stampa)
Con queste parole il presidente del Conservatorio Corelli di Messina, Egidio Bernava Morante ha ufficialmente aperto la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025 tenutasi, per la prima volta, al Teatro Vittorio Emanuele. (Normanno.com)
Pochi giorni prima la morte di Giulia Cecchettin aveva fatto scattare una scintilla portando tantissime città italiane a organizzare cortei e fiaccolate in sua memoria. A Roma l'anno scorso erano 500.000 le persone che sono scese in piazza con Non Una di Meno nella Giornata Internazionale per la lotta alla violenza contro le donne. (Elle)
Siamo nell’era della post-verità, in cui si può dire qualsiasi cosa. Un numero che invece ci … (Il Fatto Quotidiano)
Non c’è posto per la commozione nella manifestazione contro la violenza sulle donne organizzata da Non una di meno, non c’è traccia di quell’onda emotiva creata dal femminicidio di Giulia Cecchettin e dal film C’è ancora domani che l’anno scorso portarono mezzo milione di persone a sfilare nelle strade di Roma. (La Stampa)
Nel nome di Giulia Cecchettin,la ventiduenne veneta massacrata un anno fa dal fidanzato Filippo Turetta: un femminicidio che ha scatenato una lunga onda di emozione e rabbia. Nel nome delle 106 donne uccise nel 2024, contro la violenza di genere e contro il patriarcato, con manifestazioni gemelle anche a Milano, Palermo, Udine, Parigi. (Corriere Roma)