Lussemburgo, morto a 22 anni il Principe Federico. Combatteva contro la rara malattia POLG
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“Venerdì scorso, 28 febbraio, in occasione della “Giornata delle Malattie Rare”, il nostro amato figlio ci ha chiamato nella sua stanza per parlargli un’ultima volta. Ha trovato la forza e il coraggio di dire addio a ciascuno di noi, uno a uno: a suo fratello Alexander; sua sorella, Charlotte; ai suoi tre cugini, Charly, Louis e Donall; a suo cognato, Mansour; e infine, la zia Charlotte e lo zio Mark. (Positanonews)
Ne parlano anche altri media
Grave lutto per la famiglia reale del Lussemburgo, a causa della morte a soli 22 anni del principe Federico, figlio di Robert di Lussemburgo e Giulia di Nassau. Il ragazzo, affetto dalla patologia rara nota col nome "PolG" dall'età di 14 anni, aveva dato vita a una fondazione per provvedere a sovvenzionare gli studi su questa malattia genetica. (il Giornale)
La morte del principe Federico del Lussemburgo a causa di questa malattia ha evidenziato la necessità di una maggiore consapevolezza e ricerca su questa condizione (Il Sole 24 Ore premium)
Federico di Lussemburgo è morto a soli 22 anni: era affetto da una rara malattia. Il principe non è l'unico reale a essere stato strappato alla vita troppo presto. (blue News | Svizzera italiana)
Con queste parole, il granduca di Lussemburgo, Robert, ha annunciato via social la morte del figlio minore, il principe Federico, avvenuta il 28 febbraio, proprio nel giorno dedicato alle Malattie Rare. (Sardegna Live)
Muore a 22 anni il principe Federico di Lussemburgo Il principe Federico del Lussemburgo è mancato il 1° marzo 2025, all'età di 22 anni, dopo una lunga lotta contro una rara malattia genetica che causa un'insufficienza multiorgano progressiva. (My Personal Trainer)
Il giovane principe Federico di Lussemburgo se n’è andato il 1° marzo a 22 anni, a soli otto anni dalla diagnosi della rara malattia genetica di cui soffriva. Lo annuncia una lunga lettera pubblicata nelle ultime ore dal padre, Roberto di Lussemburgo, che lo ricorda affettuosamente come un supereroe, cui non mancavano mai il sorriso e il senso dell’humour nonostante le tragiche condizioni. (Il Fatto Quotidiano)