Lazio, 70 mila senza reddito (e aiuti). “Noi, iperprecari costretti alla povertà”
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Comprare un paio di occhiali da vista. Fare finalmente quella visita medica a cui per anni si era rinunciato. Potersi permettere i medicinali necessari. Pagare una parte degli studi universitari di un figlio, l’affitto, semplicemente fare la spesa. Detto in altri termini, il reddito di cittadinanza nel Lazio serviva a ridurre le disparità sociali tra chi ha e chi non ha, soprattutto sul fronte de… (Repubblica Roma)
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Lo prevede la proposta di legge della consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia Roma – Riceviamo e pubblichiamo – “Introdurre un Reddito di dignità da 500 euro mensili per un anno per chi risiede nel Lazio per fornire un sostegno alle fasce sociali più deboli rimaste ‘orfane’ del Reddito di cittadinanza e non lasciare soli i sindaci davanti a questa bomba sociale che si ripercuoterà soprattutto sul welfare degli enti locali”. (Tuscia Web)
A giugno 2023 – spiega il report della Cgil Roma e Lazio – il numero di nuclei familiari che nel Lazio hanno percepito almeno una mensilità di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza sono 135.857, pari al 10,2% su scala nazionale, per un totale di 257.209 persone. (Latina Tu)
Ecco chi rischia di perderlo secondo il Report di Cgil Roma e Lazio. (Fanpage.it)
Secondo i dati della Cgil, 88.690 di questi nuclei famigliari sono residenti a Roma (con 175.662 persone per un reddito di importo medio mensile di 567,55 euro), 12.632 famiglie sono quelle di Latina (con 26.249 cittadini e un assegno medio mensile di 572,91 euro) mentre 10.832 nuclei familiari risiedono a Frosinone (con 22.328 persone e un reddito medio di 586,22 euro), 5.796 famiglie a Viterbo (composte da 11.072 persone pr un importo mensile di 562,79 euro ) e infine 2.876 nuclei percettori del reddito abitano a Rieti (in cui si contano 5.271 persone con 540,54 euro di importo medio del sussidio). (Corriere Roma)
Dal 1° agosto 169 mila nuclei familiari in Italia perderanno il reddito di cittadinanza, l'unico strumento di protezione sociale che in questi anni ha salvaguardato milioni di persone dalla povertà. Il tutto con un semplice sms arrivato a poche ore dalla cessazione della misura. (Collettiva.it)
Se ne sente parlare da diverso tempo, ma adesso il momento è arrivato. A prendere il suo posto sarà invece l’assegno di Inclusione, formula con parametri più stringenti che il governo Meloni ha voluto sostituire al tanto discusso reddito di cittadinanza. (LA NAZIONE)