Inchiesta tangenti Genova, Report pronto a lanciare una nuova «bomba». Gasparri: «È propaganda elettorale»
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La trasmissione Report di domenica prossima continua a sollevare polemiche. Dopo le dimissioni del capo di Gabinetto del ministero della Cultura, Francesco Spano, sull’onda delle indiscrezioni su un conflitto d’interessi, anticipate dal conduttore Sigfrido Ranucci, adesso è la volta di un servizio sul «sottobosco» relativo all’inchiesta sulle tangenti di Genova che hanno provocato le dimissioni del governatore Giovanni Toti (Corriere Roma)
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La trasmissione, infatti, cadrà in un momento cruciale per la Liguria, con il voto ancora in corso per eleggere il nuovo governatore. Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, ha criticato aspramente la scelta di Ranucci e della Rai, definendo “illegale” l’uso di una trasmissione del servizio pubblico per trattare questioni che potrebbero influenzare l’elettorato proprio nei giorni di voto. (Virgilio Notizie)
Al via, domenica 27 ottobre alle 20.30, su Rai 3 e RaiPlay, la nuova stagione di "Report", con la novità, in ogni apertura di puntata, di "Lab Report": si tratta di un laboratorio aperto ai giovani giornalisti, con trenta minuti di inchieste con storie e indagini dai territori d'Italia, in difesa dei diritti umani, dei più fragili, dell’ambiente. (Rai Storia)
La trasmissione andrà in onda domenica. C'è un caso Report per quanto riguarda le elezioni in Liguria. (Secolo d'Italia)
ROMA – “Trovo grave che a urne aperte ci sia un programma della Rai (Report, ndr), che domani sera faccia propaganda elettorale. Il senatore di Forza Italia attacca Report che domenica sera tra le varie inchieste si occuperà anche delle elezioni regionali in Liguria (Dire)
«Ovviamente è una puntata molto delicata come avete potuto leggere dalle anticipazioni - premette Ranucci - E’ arrivata poche ore fa la notizia che Gasparri chiede di fermare la puntata, noi siamo certi che non violiamo nessuna normativa Agcom . (Gazzetta del Sud)
(Adnkronos) – “Ovviamente è una puntata molto delicata come avete potuto leggere dalle anticipazioni. Ricordo a tutti che il silenzio elettorale riguarda i politici e i partiti, non i giornalisti. (CremonaOggi)
