La Rai non molla Sanremo: pronto un nuovo ricorso. E in caso di sconfitta? C’è già un piano B
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Festival di Sanremo 2026 (e non solo): la partita per l’assegnazione della kermesse è tutt’altro che chiusa. Dopo la sentenza del Tar Liguria che ha dato ragione a chi chiedeva una gara pubblica per la gestione del Festival, il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza cautelare presentata dalla Rai, aprendo di fatto le porte a una possibile rivoluzione. E ora, mentre il Comune prepara l’avviso pubblico, la Rai rilancia con un nuovo ricorso. (All Music Italia)
La notizia riportata su altri media
Tale decisione aveva dichiarato illegittimo l’affidamento esclusivo del marchio “Festival della Canzone Italiana” alla Rai. Il Consiglio di Stato, infatti, ha respinto il ricorso della Rai, che aveva chiesto la sospensione dell’efficacia della decisione del Tribunale Amministrativo della Liguria. (Virgilio)
Il Consiglio di Stato ha deciso di non concedere la sospensiva richiesta dalla Rai contro la sentenza del Tar della Liguria, che lo scorso dicembre aveva dichiarato illegittimo l'affidamento esclusivo del marchio "Festival della Canzone Italiana" di Sanremo. (Corriere Adriatico)
Continua a essere un'utopia il fatto che il Festival di Sanremo si sposti, certo non con lo stesso nome, sotto la Mole. Un sogno che, però, dalla fase rem sta passando al dormiveglia e chissà, forse, una volta a occhi aperti i beniamini della musica italiana si esibiranno su uno dei palchi torinesi per davvero. (Torino Cronaca)
Acquisizione sanante del fondo su cui insiste la scuola “Pietrobono”: il Tar del Lazio, sezione distaccata di Latina, ha respinto il ricorso della società che si era opposta al provvedimento di acquisizione del Comune di Frosinone, volto alla conclusione di una procedura espropriativa iniziata negli anni ‘60, all’epoca non perfezionata tramite il necessario decreto ad hoc. (Frosinone News)
Niente sospensiva per il provvedimento del Tar Liguria che ha imposto al Comune di Sanremo lo stop all’affidamento diretto del Festival alla Rai dando come alternativa, nell’interesse della città, la gara d’appalto o comunque un’assegnazione in regime di concorrenza. (La Stampa)
Sanremo. Questa mossa segna un’ulteriore escalation nella disputa tra l’emittente pubblica e l’amministrazione locale riguardo alla gestione futura della kermesse canora più importante d’Italia. (Riviera24)