Unicredit-Banco Bpm, che maxi-banca viene fuori, se le metti insieme
Un colosso nel settore del bancario europeo. È questo il soggetto che potrebbe prendere vita dall’acquisizione di Banco Bpm da parte di Unicredit, un’operazione potenziale da 10,1 miliardi di euro che l’amministratore delegato del gruppo di piazza Gae Aulenti Andrea Orcel ha messo in piedi parallelamente a quella presentata a settembre in Germania su Commerzbank, quarto istituto tedesco. I numeri Inglobando la realtà amministrata da Giuseppe Castagna, la nuova banca nata dalle nozze Unicredit-Banco Bpm conterebbe su 97mila dipendenti, 4763 sportelli sparsi in tutta Italia con poche sovrapposizioni territoriali e oltre 19 milioni di clienti. (WIRED Italia)
La notizia riportata su altri giornali
Quindi, a me sta cuore che, invece, realtà come Bpm e Mps che stanno collaborando e sono soggetti italiani che potrebbero creare un terzo polo italiano non vengano messe in difficoltà. (la Repubblica)
L’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banco Bpm lanciata da Unicredit agita la politica. Unicredit ormai di italiano ha poco e niente: è una banca straniera, a me sta a cuore che realtà come Bpm e Mps che stanno collaborando, soggetti italiani che potrebbero creare il terzo polo italiano, non vengano messe in difficoltà». (Il Sole 24 ORE)
"L'offerta che abbiamo fatto non è vincolante. La responsabilità di valutare la nostra offerta spetta al Consiglio di Amministrazione di Bpm e ai suoi stakeholder. Saremo lieti di confrontarci con loro per ulteriori dettagli". (Italia Oggi)
E' già successo in passato e lo schema si ripete anche oggi. L'offerta di Unicredit su Bpm, ovvero un'operazione di mercato, trova sulla sua strada la reazione ostile del Governo, ovvero un'interpretazione della politica. (Adnkronos)
L’ex governatore tesseva le lodi della stabilità del sistema bancario italiano, risultato di un percorso fatto di risanamento dei bilanci, miglioramento dell’efficienza, rafforzamento del governo societario e controlli interni. (L'HuffPost)
Roma, 25 novembre – “In merito alle operazioni di risiko bancario che ci stanno intrattenendo in questi giorni ciò che ci preme è il riflesso sulle ricadute che una mossa del genere avrà sulle lavoratrici e i lavoratori di Unicredit e Banco Bpm (Fisac Cgil)