Gli incendiari del sud America

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Panorama ESTERI

Fiamme in Sudamerica. Il continente sta bruciando come mai in precedenza. Nel 2024 sono già diventati cenere oltre 15 milioni di ettari di foreste tra Bolivia, Venezuela, Perù e soprattutto Brasile. Il 76 per cento degli incendi si è sviluppato proprio qui, nel Paese che dal primo gennaio del 2023 ha visto tornare alla presidenza Luiz Inácio Lula da Silva, invocato dai media occidentali come il grande salvatore dell’Amazzonia dopo i quattro anni di Jair Bolsonaro, definito «ecocida» dalla rivista scientifica Nature, da Greta Thunberg e da star hollywoodiane come Leonardo DiCaprio e Mark Ruffalo (Panorama)

Se ne è parlato anche su altre testate

Mentre per me si è trattato di una sola notte insonne, per queste comunità sono migliaia di notti interminabili, vissute in un tunnel la cui uscita appare distante e dove l'alba non è ancora spuntata. Recentemente, a Iquitos, in Perù, si è tenuto un incontro della Rete Itinerante dell'Amazzonia, composta da religiosi di varie congregazioni e da volontari laici. (Avvenire)

Siccità, ai minimi storici uno dei principali affluenti del Rio delle Amazzoni 05 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

In missione tra gli indios dell’Amazzonia aggredita

La gravissima ondata di siccità che ormai da tempo sta colpendo il Brasile ha portato il livello del fiume Negro, principale affluente del Rio delle Amazzoni, ai minimi storici. Al porto di Manaus sono stati misurati, venerdì 5 ottobre, 12,66 metri venerdì, a fronte di un livello normale di circa 21 metri. (Euronews Italiano)

A causa della grave siccità che flagella l’Amazzonia e altre zone del Brasile, il Rio Negro, uno dei principali affluenti del Rio delle Amazzoni, è sceso al livello più basso mai registrato. Secondo quanto riporta il Servizio geologico brasiliano, venerdì 4 ottobre, il Rio Negro al porto di Manaus ha raggiunto il livello più basso da quando 122 anni fa sono iniziate le misurazioni, ossia 12,66 metri rispetto ad un livello normale di circa 21 metri. (MeteoWeb)