La sorpresa di incontrare Tadej Pogačar al santuario di Sant’Anna di Vinadio

Di ciclisti don Erik Turco, rettore del santuario di Sant'Anna di Vinadio, ne accoglie tanti, ma trovare seduto ai tavoli del bar del santuario il numero 1, lo sloveno Tadej Pogačar, non capita tutti i giorni. È successo ieri (domenica 16 giugno), quando il vincitore del Giro d'Italia, in ritiro con alcuni compagni di squadra della Uae Team Emirates nella località francese di Isola 2000, traguardo della diciannovesima e penultima tappa del prossimo Tour de France, si è concesso un momento di pausa con un'immancabile Coca Cola (La Stampa)

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A meno otto giorni dalla grande partenza del Tour de France da Firenze, anche la Uae-Emirates di Tadej Pogacar (che va a caccia di una storica doppietta con il Giro) ha ufficializzato la propria selezione: al fianco del 25enne sloveno, ecco Adam Yates, Almeida, Ayuso, Politt, Soler, Sivakov e Wellens, quest’ultimo fresco campione del Belgio a cronometro. (La Gazzetta dello Sport)

La formazione emiratina punta dichiaratamente al successo con la sua stella assoluta Tadej Pogačar e per non lasciare nulla al caso ha confezionato una squadra probabilmente mai così forte. La UAE Team Emirates vuole il Tour de France 2024. (SpazioCiclismo)

TOUR DE FRANCE: POGACAR CERCA IL BIS DOPO TRIONFO AL GIRO, CON UNA SQUADRA TOP

A fianco del capitano Tadej Pogacar, in cerca della sua terza maglia gialla, ci saranno tantissime grandi stelle che lo aiuteranno soprattutto in montagna come il britannico Adam Yates, lo spagnolo Juan Ayuso e il portoghese Joao Almeida. (SpazioCiclismo)

Il fenomeno sloveno si trova infatti con i compagni di squadra a Isola 2000 e, secondo quanto detto da Joxean Fernández Matxin, direttore della UAE Team Emirates a Bici.Pro, ci rimarrà fino a domenica, per poi tornare a casa un paio di giorno e poi spostarsi a Firenze già da mercoledì. (SpazioCiclismo)

La formazione emiratina è a dir poco fortissima e induce all'ottimismo l'intero ambiente, che punta a tornare sul gradino più alto del podio finale della Boucle dopo due secondi posti, ottenuti sempre da Tadej Pogačar e sempre alle spalle di Jonas Vingegaard. (SpazioCiclismo)