Crociata rossa contro la legge Sangiuliano

Elly Schlein invita alla mobilitazione contro la riforma dell'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sui fondi al cinema. Il Pd raccoglie l'appello alla fatwa contro il governo lanciato da Nanni Moretti dal «red carpet» del Festival di Venezia. La sinistra scende in campo per difendere la mangiatoia dei contributi alle società di produzione cinematografiche. Milioni e milioni di euro per pellicole mai andate in onda o con poco più di dieci spettatori: questo il sistema che Sangiuliano stava provando a scardinare con la sua riforma. (il Giornale)

Su altre fonti

Dovete infatti sapere che i cineasti, quelli che producono film, possono essere divisi in due categorie: quelli alla Tarantino che se ne fottono e quelli invece che campano grazie al tax credit italiano. (Nicola Porro)

Drammaturgo, autore televisivo e sceneggiatore, l'energico ottantanovenne dalla "carriera un pò anomala" risponde al regista Nanni Moretti, che a Venezia ha criticato la legge sul Cinema e invitato i suoi colleghi a opporsi per cambiarla. (L'HuffPost)

– In occasione dell’81esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, lo scorso 5 settembre, tutti i maggiori rappresentanti sindacali del settore audiovisivo come SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL si sono incontrati con le associazioni di categoria dei produttori ANICA, APA, APE, CNA e Confartigianato, e con il MiC in collegamento da remoto, all’Italian Pavillon di Cinecittà. (Agenzia askanews)

CARO TAX CREDIT

Per questo il regista Gabriele Muccino, 57 anni, all’indomani dell’intervento di Nanni Moretti a Venezia sulla «nuova pessima legge sul cinema», ha pubblicato un lungo post su Instagram in cui definisce la stessa legge «pretestuosa, confusa, incompleta e cavillosa». (La Stampa)

Venerdì inaugurerà a Torino la quarta edizione di Set in scena, tre giorni di musica e spettacolo di cui è direttore artistico. «La penso come Nanni Moretti, questa nuova legge sul cinema è pessima». (La Stampa)

“Ai colleghi produttori e registi vorrei dire che dovremmo essere più reattivi nei confronti della nuova pessima legge sul cinema”. Alla Mostra del cinema di Venezia, Nanni Moretti non ha abbandonato le usuali vesti di “regista impegnato”. (L'Opinione delle Libertà)