Almasri, le sparate della Boldrini contro Meloni: "Fugge e blocca il Parlamento"
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"Il caso Almasri assume ogni ora che passa contorni sempre più inquietanti": Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, lo ha affermato in una nota. Poi ha aggiunto: "Dopo avere liberato un feroce criminale, contravvenendo ad un mandato di arresto della Corte penale internazionale, e averlo accompagnato con un aereo di Stato in Libia, esattamente dove ha commesso e continuerà a commettere i gravissimi reati di cui è accusato, il governo Meloni si rifiuta di fornire alle Camere le spiegazioni che è tenuto a dare". (Liberoquotidiano.it)
Su altri giornali
Ho un compito arduo: devo difendere Giorgia Meloni dalle accuse di favoreggiamento e peculato delle quali è accusata. (Italia Oggi)
– Dal consiglio di guerra a Palazzo Chigi, al secolo vertice di maggioranza, esce fuori solo un nome: quello di Giulia Bongiorno. Sarà lei a difendere, semmai fosse necessario, tutti e quattro gli indagati di lusso per il caso Almasri. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Non si dica che Giorgia Meloni è lenta nel cogliere le occasioni, anche quando si presentano nelle vesti più sgradite. Sospettosa di natura com’è, probabilmente immagina davvero cospirazioni d’ogni sorta. (il manifesto)
Mentre si accendono i riflettori del Quirinale, da dove trapela la preoccupazione di Sergio Mattarella per gli albori di una nuova stagione di guerriglia fra toghe e governo. Linea dura. (ilgazzettino.it)
I più la ricordano per aver difeso con successo Giulio Andreotti nei processi di Palermo e Perugia, ma Giulia Bongiorno - ora chiamata a rappresentare la premier Giorgia Meloni , i ministri dell’Interno e della Giustizia, Matteo Piantedosi e Carlo Nordio e il sottosegretario Alfredo Mantovano per il caso del libico Almasri - passa alle cronache anche per aver firmato le leggi per il “Codice rosso” e il “Codice rosso rafforzato”. (Il Sole 24 ORE)
L’opposizione ha bloccato i lavori del parlamento dopo che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e quello della Giustizia Carlo Nordio hanno cancellato le previste informative ai parlamentari sul rilascio del generale-torturatore libico Osama Njeem Almasri, in cui avrebbero dovuto spiegare perché l’Italia l’ha riportato in Libia su un aereo di Stato invece di consegnarlo alla Corte penale internazionale che lo voleva per crimini di guerra e crimini contro l'umanità (qui la ricostruzione dei tempi del mandato di arresto da parte della Cpi). (Corriere della Sera)