Milano, al via lo sciopero degli studenti: il corteo da Piazza Castello

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Il Sole 24 ORE INTERNO

Milano, al via lo sciopero degli studenti: il corteo da Piazza Castello 15 novembre 2024 Gli studenti di tutta Italia incrociano le braccia e scendono in piazza al grido di “vogliamo potere” in occasione dello sciopero nazionale proclamato per oggi venerdì 15 novembre. La mobilitazione è stata indetta dal sindacato Unione degli Studenti: “Cambiamo insieme questo modello di scuola e riprendiamo in mano il nostro futuro”, ha scritto il movimento sul suo profilo Instagram (Il Sole 24 ORE)

Su altri giornali

I ragazzi hanno trovato la porta chiusa a causa dello sciopero del personale docente educativo e Ata proclamato da Anief e comunicato nei giorni scorsi. (LuccaInDiretta)

Gli studenti sollecitano anche una maggiore partecipazione attiva sulle questioni che riguardano le istituzioni scolastiche. Oggi in Abruzzo studentesse e studenti in piazza per un nuovo modello di scuola pubblica, gratuita e accessibile (Rete8)

Il sindacato si ribella alla mancata risposta dello Stato italiano sull'abuso dei contratti a termine, 25 anni dopo la direttiva europea 70/99 che chiede ai Paesi membri di assumere i precari dopo 36 mesi di supplenze. (Il Sole 24 ORE)

Sciopero 15 novembre, gli studenti: “No ai tagli, sì all’educazione sessuoaffettiva”

Il sindacato si ribella alla mancata risposta dello Stato italiano sull'abuso dei contratti a termine, 25 anni dopo la direttiva europea 70/99 che chiede ai Paesi membri di assumere i precari dopo 36 mesi di supplenze. (Il Mattino di Padova)

Giunge due settimane dopo la manifestazione proclamata dalla Flc Cgil, ed ecco quali sono le motivazioni. Sciopero 15 novembre Come detto, in questo stop della scuola italiana, nella giornata di venerdì 15 novembre 2024, ci sarà un fronte comune tra insegnanti e personale Ata. (QuiFinanza)

La protesta nasce dalla riduzione di 41 milioni di euro destinati al settore dell’istruzione e dai tagli al personale docente e ATA, che secondo i manifestanti minano ulteriormente la qualità del sistema scolastico italiano. (Tecnica della Scuola)