Accesso a Medicina, addio al test. Il sindaco Fabbri elogia Zauli: "Ferrara è pioniera: un modello"

È la realizzazione di un sogno che nasce proprio qui. Tra i muri dell’Università di Ferrara. Stiamo parlando della riforma per il superamento del numero chiuso alla facoltà di Medicina sulla quale il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini sta lavorando fin dai primi giorni del suo insediamento al governo. Ebbene, l’idea – come ricorda in una nota il sindaco Alan Fabbri – nasce qui a Unife, da un’idea dell’ex rettore, Giorgio Zauli. (il Resto del Carlino)

Su altre fonti

Grandi cambiamenti all’orizzonte grazie alla Riforma della Riscossione, che inciderà profondamente sul destino dei contribuenti che hanno cartelle esattoriali. Queste ultime, infatti, potrebbero perdere il loro potere impositivo e diventare praticamente inutili. (InformazioneOggi.it)

Roberto Marti Il testo approvato in commissione è frutto dell’unione di cinque disegni di legge, che chiedevano di modificare le modalità di accesso a queste facoltà. Tra questi, un disegno di legge dell’Assemblea regionale siciliana (ARS), guidata da una giunta di centrodestra, (Pagella Politica)

"Il taglio subito dai bilanci delle università nell'anno corrente ha sfiorato il 10%" , scrivono. L' accoglienza e formazione adeguata dei futuri aspiranti medici. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Medicina, addio ai test di ingresso: ecco come funzionerà l'accesso facoltà

Ci sarà libero accesso ai corsi del primo semestre che avranno insegnamenti comuni ad altri corsi della facoltà di area «biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria». I corsi saranno individuati dal Ministero dell'Università. (Vanity Fair Italia)

Test di ingresso a Medicina, i rettori bocciano la riforma: “Le facoltà non possono sostenere 60mila studenti in più” Di (Orizzonte Scuola)

Dunque addio al test d'ingresso a Medicina. Ma intanto già si sollevano dubbi, soprattutto tra gli addetti ai lavori dell'Università di Padova come Marcello Rattazzi, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia del Bo: «Numeri elevati di studenti rendono difficile, se non impossibile, garantire l'alta formazione per la medicina moderna. (ilgazzettino.it)