Putin apre al nuovo Trump. Zelensky cerca lo scudo Ue

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il Giornale ESTERI

Al vertice della Comunità politica europea in corso da ieri a Budapest domina il dossier ucraino, specie dopo la vittoria di Donald Trump, che da gennaio sarà in carica come 47° presidente degli Stati Uniti. L'enigma Trump è il cuore delle conversazioni ospitate dal premier ungherese Orbán, che è pure il più trumpiano dei leader Ue. Le dichiarazioni dei presenti, più o meno abbottonate, lasciano intendere che nessuno sappia davvero realmente cos'abbia in testa di fare The Donald; tanto sul sostegno militare a Kiev quanto sui dazi all'Ue, e soprattutto come voglia relazionarsi col Cremlino. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Fare concessioni a Vladimir Putin sarebbe “inaccettabile” per l’Ucraina e “suicida” per l’Europa. Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ribadisce la propria totale opposizione ad aperture alla Russia. (OglioPoNews)

Fare concessioni a Vladimir Putin sarebbe "inaccettabile" per l'Ucraina e "suicida" per l'Europa. Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina, ribadisce la propria totale opposizione ad aperture alla Russia. (Adnkronos)

"Parlo dopo la riunione", ha spiegato ai cronisti il presidente ucraino. La sua presenza è una prassi alle riunioni della Comunità Politica europea anche, nel caso del vertice di Budapest, qualche dubbio sul suo arrivo era aleggiato viste le posizioni di Orban sulla guerra in Ucraina. (Il Piccolo)

I leader europei e Zelensky alla corte di Orban: “Dobbiamo continuare a sostenere Kiev”

Il premier ungherese dev’essere apparso a Volodymyr Zelensky come un messaggero involontario di un nuovo corso per l’Ucraina, inaugurata dalla nuova presidenza di Donald Trump a Washington. Ad accoglierlo a Budapest è arrivato per primo Viktor Orban. (Il Fatto Quotidiano)

Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando ieri a Budapest nel summit dell'Epc, che si tiene allo stadio Puskas. «Voglio ringraziare - ha affermato - secondo il discorso pubblicato dalla presidenza - ogni leader che difende il diritto dell'Ucraina di utilizzare i fondi provenienti dai beni russi per proteggersi dall'aggressione russa. (La Stampa)

Viktor Orban li ha accolti uno a uno con il sorriso fiero del padrone di casa che da ieri sta festeggiando il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Anche Volodymyr Zelensky, con il quale c’è stata una stretta di mano di circostanza dietro la quale si nascondono tutte le incognite per il futuro dell’Ucraina. (La Stampa)