Inchiesta Trento, così agiva la “consorteria criminale”: incetta di progetti e intimidazioni a chi non era “conforme al sistema”

La ripetizione di un sostantivo e una sconcertante ipotesi di reato sono i due elementi che colpiscono nell’inchiesta della Procura di Trento che ha scoperchiato un verminaio, provocando quello che solo eufemisticamente si può definire un terremoto giudiziario. È molto di più. È il disvelamento di un sistema, una ragnatela che legava tanti, troppi partiti ed amministrazioni locali. La parola “consorteria” è utilizzata in modo quasi ossessivo nelle contestazioni, che – al di là del significato letterale (“gruppo di persone collegate da interessi politici od economici”) – ha come sinonimi clan, congrega, corporazione, cricca e lobby. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

«Se le cose stanno così si tratta di una pagina buia per la nostra città». (l'Adige)

RIVA DEL GARDA. La sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, attraverso i propri avvocati Nicola Zilio e Ilaria Torboli, “respinge ogni accusa” e sta "già raccogliendo documenti a chiarimento dei fatti". (il Dolomiti)

Un "progettino politico" dell'imprenditore trentino Paolo Signoretti da contrapporre al presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti e alla sua giunta di centrodestra: è quanto emerge dalla maxi inchiesta della Procura di Trento. (Tiscali Notizie)

Avvocato Valer: «Posizione Luca Zeni marginale, dimostreremo sua estraneità»

Oggi, la Procura distrettuale di Trento ha emesso un mandato d'arresto nei suoi confronti e di altre otto persone (finite tutte ai domiciliari), tra cui il commercialista bolzanino Heinz Peter Hager e la sindaca leghista di Riva del Garda Cristina Santi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Al momento la guardia di finanza sta effettuando delle ispezioni negli uffici comunali di Riva del Garda e Arco, ma sono oltre un centinaio le perquisizioni scattate questa mattina, 3 dicembre, nell’ambito di una vasta operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Trento con i carabinieri del Raggruppamento operativo speciale e i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Trento. (Corriere del Trentino)

Condividi questo articolo L’ordinanza del Tribunale di Trento ipotizza l’esistenza di un gruppo affaristico capace di influenzare la pubblica amministrazione usando il metodo mafioso. L’indagine era partita nel 2019 grazie alla denuncia di una donna di Bolzano. (la VOCE del TRENTINO)