E' morto Pietro Citati
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Nato a Firenze il 9 febbraio 1930, nella sua lunga riflessione ha spaziato da Omero a Proust, da Leopardi a Goethe, da Manzoni a Kafka.
I grandi miti nella storia del mondo' (1996); 'La collina di Brusuglio: ritratto di Manzoni' (1997); 'L'armonia del mondo: miti d'oggi' (1998); 'La mente colorata: Ulisse e l'Odissea' (2002); 'Israele e l'Islam: le scintille di Dio' (2003); 'Pagine stravaganti di Pietro Citati' (2005); 'La morte della farfalla: Zelda e Francis Scott Fitzgerald' (2006); 'La malattia dell'infinito' (2008); 'Leopardi' (2010); 'Il Don Chisciotte' (2013); 'I Vangeli' (2014)
- ROMA, 28 LUG - E' morto all'età di 92 anni lo scrittore e critico letterario Pietro Citati. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
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Il mondo della letteratura oggi, 28 luglio 2022, piange Pietro Citati, scrittore e critico letterario che è morto all’età di 92 anni. Citati scrittore, le opere che lascia in eredità. Un grande osservatore della letteratura, amante di tantissimi autori in particolare, Pietro Citati ha scritto diversi testi diventati poi molto importanti per la letteratura italiana (Nanopress)
A dare la notizia è stata la Repubblica, di cui è stato una delle firme più importanti. Scrittore poliedrico, si è cimentato con successo nella saggistica e nella biografia letteraria di grandi scrittori (La Provincia di Cremona)
“Non è più possibile continuare a pagare i professori delle medie e dei licei, che devono tornare ad essere un’élite, con gli stipendi di oggi. Ma so ugualmente bene che, in Italia, quando bisogna sprecarli, i soldi ci sono sempre”, ha scritto in conclusione dell’articolo Citati (Tecnica della Scuola)
Pietro Citati - Fotogramma. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . È morto all'età di 92 anni lo scrittore e critico letterario Pietro Citati. Fine interprete degli autori al centro della sua riflessione critica, già collaboratore del Giorno e del Corriere della Sera, Citati ha vinto anche il premio Viareggio nel 1970 con il suo 'Goethè e numerosi riconoscimenti all'estero (Avvenire)
Incomincia la sua carriera di critico letterario collaborando a riviste come Il Punto - dove conosce Pasolini - L'approdo e Paragone. Dal 1973 al 1988 è critico letterario del Corriere della Sera; dal 1988 al 2011 de la Repubblica; dal 2011 al giugno 2017 scrive recensioni letterarie per il Corriere della Sera. (Gazzetta di Parma)
Dal 2011 al 2017 tonò a scrivere recensioni letterarie per il Corriere della Sera, poi riprese a collaborare con La Repubblica. Si laureò in Lettere moderne all'Università di Pisa, come allievo della Scuola Normale Superiore, poi cominciò la sua carriera di critico letterario collaborando con diverse riviste, fra cui Il Punto, L’Approdo e Paragone. (Vanity Fair Italia)