Giuseppe Battiston: in classe alla Paolo Grassi con Antonio Albanese, è assente dai social, 7 segreti
«È più misterioso Stucky o i misteri che si trova ad affrontare? Stucky, uomo silente e tenace, cerca, pensa, indaga tra le miserie e le ricchezze di un luogo che non è nord, non è sud, non è Italia, è mondo: quello delle debolezze umane». Mercoledì 30 ottobre alle 21.20 prende il via su Rai 2 «Stucky»: liberamente ispirata ai romanzi di Fulvio Ervas la serieesplora il cuore inquieto della provincia italiana (Corriere della Sera)
Su altre fonti
"Una persona moderna, talmente calata nella sua realtà che ogni tanto si fa un bicchiere e si fuma un bel sigaro. Però non è calato nella contemporaneità della digitalizzazione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Non sopporta la vista dei cadaveri, non ha il telefono, «non ama perdersi in chiacchiere inutili, parla poco e odia i social come me», dice Giuseppe Battiston che gli presta il volto, annota tutto su foglietti volanti che riordina mentre è all'osteria del suo amico Secondo (Diego Ribon). (ilgazzettino.it)
Iconograficamente rilevante, con tanto di sigaro e trench, come i migliori detective che si rispettino. Definito "distratto", "sornione", "curioso". (Movieplayer)
Giuseppe Stucky è un poliziotto e ad aiutarlo nelle indagini, il medico legale Marina Solange Savagnone (Tv Sorrisi e Canzoni)
È lo ‘Stucky’ di Giuseppe Battiston, un ispettore antieroe che si fa presto ad amare, protagonista della omonima serie tratta (liberamente) dai romanzi di Fulvio Ervas, diretta da Valerio Attanasio, che vedremo in onda da mercoledì 30 ottobre su Rai2 alle 21.20 e su RaiPlay. (Adnkronos)
Lo adora dai tempi di “Finché c’è prosecco c’è speranza”, diretto da Antonio Padovan, prima apparizione sul grande schermo del poliziotto flemmatico di origini persiane in forza alla Questura di Treviso di cui ha vestito in quell’occasione per la prima volta i panni. (Il Messaggero Veneto)