QUI INTER - Dimarco: “Anno e mezzo a Verona è stato il cambiamento della mia carriera. È stato…”

Federico Dimarco, esterno dell'Inter, ha parlato nel corso del Podcast BSMT. Ecco le sue parole riprese da Tmw: "Quell'anno e mezzo lì a Verona è stato il cambiamento della mia piccola carriera. È stato un insieme di cose: il mister (Juric, ndr) mi ha dato la possibilità di esprimere le mie qualità e il direttore (D'Amico, ndr) è stato chiaro fin dall'inizio. Altri non hanno fatto così: nel calcio è facile dire le cose e poi non fare i fatti, invece lui è stato di parola. (Tutto Juve)

La notizia riportata su altri giornali

Federico Dimarco, calciatore dell’Inter e della Nazionale italiana, ha rilasciato una lunga intervista a Gianluca Gazzoli, autore del podcast “Passa dal Basement”. «Ho iniziato a 5 anni – racconta Dimarco – Ho fatto due anni a Calvairate, che è dalle mie parti, e poi sono andato all’Inter a 8 anni. (IlNapolista)

"È nato quando sono tornato all’Inter dopo Verona. Chi mi ha chiamato per primo così? Il mister, Inzaghi. Gli è nata così dal nulla e da lì sono diventato Dimash per tutti. Il cappellino lo abbiamo fatto quando abbiamo vinto il campionato e ce lo siamo portati avanti. (SOS Fanta)

Il direttore era chiaro dall’inizio diversamente dagli altri in passato. Infatti quando vedo Juric e D’Amico li saluto sempre con affetto. (ForzaRoma.info)

Dimarco: “Supplicai Conte di farmi andare via, mi voleva tenere. Ero gasato ma…”

Nel suo intervento ai microfoni del podcast The BSMT di Gianluca Gazzoli, c'è un passaggio che colpisce davvero molto, riguardo alle parole che Federico Dimarco pronuncia sul suo passato al Sion, in Svizzera: "Prima gara di campionato e rottura del metatarso: quattro mesi fermo. (L'Interista)

Federico Dimarco ospite di Gianluca Gazzoli ha rilasciato una lunga intervista al canale BSMT. Altri nomignoli? Wisky al tempo del Verona». (fcinter1908)

Dopo un paio di allenamenti Conte mi dice che voleva restassi ed ero tutto gasato, sono rimasto spiazzato. Mi ero fatto conoscere ma non è stato Parma a darmi la svolta. (fcinter1908)