Nuova Italia vecchio stile. La svolta è nella testa

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il Giornale SPORT

La resurrezione della nuova Italia di Luciano Spalletti ha dentro il rotondo 3 a 1 inflitto alla Francia superstar il dna del vecchio stile, del calcio all'italiana per intendersi. Riferimento alle modalità con cui la splendida Nazionale ha infilato allo spiedo la difesa di Deschamps che continua, incredibilmente, a ignorare per esempio uno come Pavard. Due ripartenze come occorre dire per non urtare la sensibilità del calcisticamente corretto e due gol uno più strepitoso dell'altro sono il frutto di molto altro che di antico ha pochissimo e di nuovo assume sembianze interessanti. (il Giornale)

Ne parlano anche altre fonti

Promossi. Però ha fatto quel che doveva fare, ed è prima in classifica nel girone della Nations League, davanti a Francia e Belgio. (Tiscali)

Corriere dello Sport 6,5: "2 partite, 6 punti, la vetta di un girone che fino a una settimana fa sembrava l'Everest che è sempre lassù ma ora si può conquistare. Un'Italia diversa, comunque compatta, soprattutto vincente. (CalcioNapoli1926.it)

«Maturissima»: è questo l’aggettivo che Luciano Spalletti spende per lodare la sua Italia che centra la seconda vittoria di fila, come racconta la Gazzetta dello Sport. (CalcioNapoli24)

L’Italia di Spalletti è ripartita davvero, e improvvisamente il tempo che ci separa dalle qualificazioni mondiali sembra tanto, buono per riempirlo di ciò che manca senza l’angoscia che sull’argomento ci accompagna dai tempi di Ventura. (fcinter1908)

Ma non potevano giocare così all’Europeo? Magari non lo avremmo vinto, ma ci saremmo divertiti. Questo pensiero lo stiamo facendo tutti e lo starà facendo anche Luciano Spalletti, senza voler fare un processo alle intenzioni e con le scuse pronte in caso di errore. (DerbyDerbyDerby)

Il noto giornalista Paolo Condò ha parlato a Repubblica della Nazionale rilasciando le seguenti dichiarazioni: "L’Italia di Spalletti è ripartita davvero, e improvvisamente il tempo che ci separa dalle qualificazioni mondiali sembra tanto, buono per riempirlo di ciò che manca senza l’angoscia che sull’argomento ci accompagna dai tempi di Ventura". (CalcioNapoli1926.it)