Perché il caso Sinner può essere un atto politico: chi finanzia la Wada

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QuiFinanza SPORT

Il destino sportivo di Jannik Sinner è ancora incerto. La Wada ha deciso di non mollare e ha portato il caso del clostebol davanti al Cas, chiedendo 1-2 anni di squalifica per il tennista azzurro. Dopo essere stato assolto in primo grado dell’International Tennis Integrity Agency (Itia), con il parere favorevole di tre medici legati proprio alla Wada, l'altoatesino dovrà dimostrare nuovamente la sua innocenza. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altri media

(Adnkronos) – Jannik Sinner, in conferenza stampa dopo la vittoria su Jiri Lehecka nei quarti di finale del torneo Atp 500 di Pechino, torna a parlare dopo il ricorso della Wada, l’agenzia mondiale antidoping, per la positività al clostebol riscontrata a marzo. (OglioPoNews)

Tant'è, il tennis continua. Jannik è stato impegnato al Masters 500 di Pechino, dove in semifinale si è sbarazzato dell'idolo di casa, Bu. (Liberoquotidiano.it)

Ma ciò che preoccupa è la decisione della Wada di fare ricorso al Tar di Losanna per la vicenda doping. L'azzuro, al momento, sta disputando il torneo di Pechino. (Liberoquotidiano.it)

Sinner, la Wada e la teoria bayesiana della verità

Fondata 25 anni fa, l’agenzia mondiale che fa l’antidoping come le pare, riceve anche i contributi dei governi nazionali che vi aderiscono. Il retroscena rivelato da Tuttosport. (Tuttosport)

– Saranno settimane difficili per Jannik Sinner che dovrà giocare con la spada di Damocle del ricorso Wada sulla nota vicenda Clostebol. (Quotidiano Sportivo)

Jannik Sinner ha vinto l’ultimo Slam della stagione, l’Open degli Stati Uniti, in sospensione: tra un diritto incrociato e una mail degli avvocati. Per la WADA, l’Agenzia Mondiale dell’Antidoping, c’erano (in teoria) ventuno giorni per appellarne l’assoluzione, datata 21 agosto, dall’accusa di doping. (Rivista Contrasti)