Benemerenza civica di Pavia a Repetto, Max Pezzali manda la diffida

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Max Pezzali non accetta che il Comune di Pavia assegni la benemerenza civica a Mauro Repetto, sua collega negli 883 all’inizio degli anni Novanta. Gli avvocati del cantante pavese - riportano Il Giorno e la Provincia pavese - hanno inviato lo scorso 6 novembre una lettera al sindaco Michele Lissia e alla giunta, chiedendo non attribuire il riconoscimento civico (che viene assegnato in una cerimonia pubblica il 9 dicembre, giorno di San Siro, patrono di Pavia) a Repetto. (Gazzetta di Parma)

Ne parlano anche altre fonti

Il cantante: «Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all'utilizzo del nome degli 883» (Open)

Gli avvocati del cantante pavese - riportano Il Giorno e la Provincia pavese - hanno inviato una lettera al sindaco Michele Lissia, chiedendo non attribuire il riconoscimento civico all'ex collega. Secondo i legali, il nome degli 883 si identifica con Pezzali. (Today.it)

Leggi tutta la notizia Gli avvocati del cantante pavese - come... (Virgilio)

Mauro Repetto premiato a Pavia con il ‘sansirino’, Max Pezzali non ci sta: “Gli 883 sono solo io”

"Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l'importanza che ha avuto nella mia vita" scrive Max Pezzali su Instagram in un post accompagnato da una foto dove beve una birra scura proprio con Repetto, dopo che i suoi legali hanno inviato una diffida al comune di Pavia perché non assegni la benemerenza civica al sua collega negli 883 all'inizio degli anni Novanta. (Il Mattino di Padova)

Mauro Repetto premiato con il massimo riconoscimento, la benemerenza di San Siro, 29 anni dopo Max Pezzali. Il successo della serie tv sugli 883 e lo spettacolo teatrale dell'ex del duo pavese ha convinto l'amministrazione guidata dal sindaco Michele Lissia. (Corriere Milano)

La serie tv ha fatto conoscere la loro storia e le loro origini anche a chi, in quegli anni, non era ancora nato, e chi invece c’era spera ancora – forse – in una loro riunione. Ma, a giudicare da quanto sta accadendo a Pavia, la loro città, non c’è forse da sperarci troppo. (La Repubblica)