Musk, parla l'uomo di Mister X in Italia: "Ha espresso le sue opinioni da privato cittadino"

"Credo che le parole" sui giudici italiani postate da Elon Musk su X, a cui ha replicato anche i presidente Mattarella, "siano come spesso accade frutto di un pensiero onesto, di certo non voleva ledere la sovranità del nostro paese o entrare nelle dinamiche del nostro paese: non è nel suo interesse". A dirlo a 'Start', su Skytg24, è Andrea Stroppa, l'esperto di cybersicurezza considerato l'uomo di Musk in Italia, ricordando che patron di Tesla ha espresso le sue opinioni "da privato cittadino, da imprenditore" e non ricoprendo un "ruolo che entrerà in carica solo tra qualche mese". (Adnkronos)

Ne parlano anche altre testate

Elon Musk saprà tutto del futuro, della corsa a Marte, dell’utopia dell’auto elettrica che si guida da sola, del magico mondo dei social network così utili a veicolare la verità, l’unica verità magari del suo proprietario. (Il Sole 24 ORE)

Il primo effetto è il disagio che irrompe nelle stanze del governo, fino ad allora rimasto in silenzio, a parte il vicepremier Matteo Salvini che aveva fatto suo il post di Elon Musk in cui il patron di X diceva che i giudici della sezione immigrazione del tribunale di Roma devono essere cacciati. (la Repubblica)

Andrea, quale è il suo rapporto con Musk? «Sono orgogliosamente suo amico». (il Giornale)

Musk attacca i magistrati italiani e la giudice dei migranti Albano lascia X

Servizio di Augusto Cantelmi La politica: non si placa l’eco della secca replica del presidente Mattarella a Elon Musk. Dibattito aperto sulla Manovra. (TV2000)

Silenzio sugli insulti dem ai giudici della Corte americana. Mattarella risponde a Mister X, che però sui magistrati insiste: «Siete una democrazia o comandano autocrati non eletti?». (La Verità)

"I giudici se ne devono andare", aveva detto, scatenando pure la reazione del presidente Mattarella, Elon Musk all'indomani della decisione dei magistrati del tribunale civile di Roma di rinviare la decisione sul trattenimento dei migranti trasbordati in Albania alla superiore Corte di giustizia europea. (la Repubblica)