Giuli, il pensiero solare e quella sinistra esperta solo di meme
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È curiosa questa inversione di ruoli: da sempre, sono le forze della reazione a farsi beffe degli intellettuali e degli eloqui forbiti. «Noi siamo contro i concettualismi verbosi, contro gli intellettualismi molli e snervanti. L’uomo nuovo del fascismo si distingue per la sua volontà e azione», tuonava Benito Mussolini. Tutte le forme di autoritarismo populista sono nate da una preventiva bonifica culturale. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ne parlano anche altre testate
Ministro della cultura da sole poche settimane, Alessandro Giuli non perde l'occasione per finire nel ciclone mediatico. A Francoforte esalta il "pensiero solare". (la Repubblica)
ROMA – È guerra aperta tra due filosofi, uno fatto e uno in fieri: da un lato Diego Fusaro, laureato in Filosofia della Storia e di X, dall’altra il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, quasi laureato in Filosofia (se tutto va bene dovrebbe ottenere l’alloro a gennaio). (Lercio)
Queste parole sembrano prelevate da un discorso di Alessandro Giuli, ministro della Cultura, scandito durante una ordinaria assemblea di condominio, invece sono fra le parole dimenticate del vocabolario italiano oppure, come direbbe lo stesso Giuli, fra le parole tristemente «desuete». (Corriere del Ticino)
Il suo discorso pronunciato durante l'audizione alle Commissioni Cultura della Camera e del Senato, oggetto di battute e meme, aveva un "grado di complessità direttamente proporzionale agli interlocutori e al contesto – dice il ministro della Cultura Alessandro Giuli, ai microfoni di 'La lingua batte', su Radio3 – Se parli con deputati che siedono in Commissioni Cultura, allora 27 secondi di citazione di un paio di testi, oggettivamente complessi, sarò teoretico ma è una scommessa che si può tentare. (la Repubblica)
«Il mio linguaggio è anche la dimostrazione di come non sono in cerca di consensi politici, mi percepisco come una persona che proviene dal mondo della cultura e che si è messa al servizio; se cercassi clientele politiche di basso profilo mi costringerei a usare un altro registro ma non mi interessa». (Open)
Al fine di compendiare al meglio, in questo tempio di Temi, una più efficace apologia dell’attuale ministro della Cultura, ci premureremo di utilizzare un linguaggio consono alla magnitudine della figura cui noi ci spingiamo, soli, a difendere. (Nicola Porro)