Roma, arresti nel centro della Croce Rossa: ecco le carte che raccontano la galleria degli orrori agli anziani disabili

Un «trattamento inumano e degradante». Insulti, botte, umiliazioni, minacce: ecco cosa succedeva nel Centro di educazione motoria di Roma gestito dalla Croce Rossa italiana. «Una galleria degli orrori», l’hanno definito gli inquirenti. E negli atti dell’indagine c’è un lungo elenco di «azioni inqualificabili» documentate dai carabinieri del nucleo investigativo. Dieci operatori socio sanitari son… (La Stampa)

La notizia riportata su altri media

I carabinieri del nucleo investigativo di Roma hanno arrestato dieci operatori socio-sanitari del Centro di Educazione Motoria (C.E.M.), gestito dalla Croce Rossa Italiana, per violenze e maltrattamenti su due pazienti con gravi patologie psico-fisiche. (BlogSicilia.it)

“Hai finito, io ti spezzo”. “Con l’acqua bollente te faccio lavà”. (Il Fatto Quotidiano)

Edifici contemporanei che si alternano a strutture più classiche, distribuite … (Repubblica Roma)

Maltrattamenti e torture nel centro Cem gestito dalla Croce rossa a Roma: 10 arresti. Il pm: «Una galleria degli orrori»

Così in una nota il segretario nazionale UGL Salute Gianluca Giuliano, che aggiunge: “Siamo vicini ai due pazienti vittime di torture, violenze e maltrattamenti, e alle loro famiglie che oltre ad avere la preoccupazione di un familiare in condizioni di inferiorità fisica e psichica, si sentono traditi da uno Stato incapace di proteggere i propri cittadini più fragili. (Appia Polis)

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, su delega della locale Procura della Repubblica, questa mattina hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di dieci operatori socio sanitari, cinque dei quali gravemente indiziati del reato di tortura e gli altri cinque gravemente indiziati del reato di maltrattamenti nei confronti di persone a loro affidate per ragioni di cura, vigilanza e custodia, reati aggravati dalla qualifica di incaricati di pubblico servizio. (ciociariaoggi.it)

Nella sua ordinanza il gip è stato fin troppo chiaro: «Le modalità della condotta, di quella che il pubblico ministero ha adeguatamente definito con una galleria degli orrori - scrive il giudice -, fornisce la "misura" dell'indole di ciascuno degli indagati, che hanno non soltanto esercitato una violenza costante e inaudita su persone del tutto incapaci di reagire, ma hanno accompagnato le loro azioni inqualificabili con parole di scherno, che hanno stigmatizzato, mediante la derisione, proprio i deficit mentali da cui le persone offese risultano affette». (Corriere Roma)