Glauco Mauri, la camera ardente oggi al Teatro Argentina di Roma

Un susseguirsi di attori e personaggi dello spettacolo si stanno recando alla camera ardente aperta al Teatro Argentina di Roma dalle 11 alle 15 di Glauco Mauri, decano del teatro italiano morto sabato nella sua casa romana alla soglia dei 94 anni. Stretti attorno ai famigliari, tra i primi a rendere omaggio all'attore che avrebbe compiuto gli anni domani 1 ottobre, sono stati l'attore Francesco Siciliano e Luca Mollicone della commissione Cultura alla Camera, l'assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, Walter Veltroni, Luca Barbareschi e Luca De Fusco (Corriere Roma)

Se ne è parlato anche su altri media

Al Ponchielli Mauri è stato Prospero nella Tempesta nel 1997, Enrico IV di Pirandello nel 1999, Raskolnikov di Delitto e castigo di Dostoevskij nel 2006, Faust di Goethe nel 2008: solo per citare alcuni degli spettacoli che hanno visto l’attore protagonista sulla scena cremonese, esempio di quel teatro di rappresentazione che sapeva ricondurre alla semantica della tradizione ogni allestimento con eleganza e raffinatezza. (La Provincia di Cremona e Crema)

Di Giacomo Martini (Report Pistoia)

Addio a Glauco Mauri, l’attore nato nel 1930 e morto nella tarda serata di ieri alle soglie dei 94 anni che avrebbe compiuto l’1 ottobre. (L'Unione Sarda.it)

Io ho avuto la fortuna di avere come amici Riccardo III, Zio Vanja, Edipo, la notte ho parlato con loro, tentando di comprenderli»; «il teatro serve alla vita perché pone domande, mette in moto corde personali che non avevano mai vibrato»; «gli spettacoli belli non sono sempre utili, quelli utili sono sempre belli; «una frase di Brecht mi ha colpito: “Tutte le arti contribuiscono all’arte più grande di tutte, quella di vivere»: pensieri nobili di una creatura nobile e perbene, che ha posto la propria anima educata, profonda e gentile al servizio dell’arte prescelta in gioventù: è morto l’altra notte a Roma Glauco Mauri (ilmattino.it)

In settant'anni di palcoscenico, centinaia di repliche e in modi così penetranti e unici, Mauri per molti non solo è stato, ma sarà sempre Lear, Vania, Edipo, e poi Prospero e Martino Lori, Fauste Hamm. (il Giornale)

D’estate tornava sempre a Pesaro, per trascorrere un periodo completamente dedicato alla madre che amava teneramente, e anche agli amici di infanzia. con i quali non aveva mai perso i contatti, avendo insieme respirato l’aria che non si dimentica. (articolo21)