Caso Ior, appello al Papa: «Non licenziate gli sposini». Un mese per mettersi in regola
Alla profonda amarezza dei neo sposi, entrambi funzionari alla banca vaticana e destinati dagli eventi a essere licenziati solo perché si sono uniti in matrimonio alcuni giorni fa, si aggiunge lo sgomento del sindacato interno e di tanti prelati. Ovviamente increduli. «Possibile che un regolamento interno possa avere la meglio su un sacramento?» Di questo passo è chiaro che Papa Francesco sarà costretto ad intervenire poiché la questione è diventata imbarazzante, visto che fa a pugni con le leggi fondamentali sulle quali si basa la Chiesa, il piccolo Stato pontificio e il Magistero sulla Famiglia. (ilmessaggero.it)
Su altri giornali
Sabato scorso, in una parrocchia del litorale romano, i due giovani funzionari dello IOR che si erano conosciuti dietro gli sportelli bancari del Torrione di Niccolò V hanno pronunciato il fatidico 'si' con un gruppo ristretto di amici e parenti. (ilmessaggero.it)
Il regolamento dell’Istituto per le opere religiose (Ior, la banca vaticana) è chiaro: due dipendenti non si possono sposare tra di loro. Se si dovesse presentare una situazione simile, uno dei due coniugi deve essere licenziato. (Open)
Accanto a loro c'è anche l'Adlv, che non è in senso stretto un sindacato ma una associazione interna che da anni opera per migliori condizioni di lavoro nella Città del Vaticano. Lo conferma lo Ior, Istituto per le Opere di Religione, la banca del Papa, alle prese in questi giorni con una coppia che ha deciso comunque di convolare a nozze. (la Repubblica)
Lo conferma lo Ior, la “banca” del Papa, alle prese in questi giorni con una coppia che, nonostante questa regola, ha deciso comunque di convolare a nozze. Niente nozze tra colleghi di lavori: il Regolamento non lo contempla e dunque uno dei due dipendenti deve essere licenziato. (La Stampa)