Venezuela, mandato di arresto per il candidato dell'opposizione Gonzalez
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La Procura generale venezuelana ha chiesto ad un tribunale specializzato in reati di "terrorismo" di emettere un "mandato d'arresto" contro il leader della maggiore coalizione di opposizione per la sua "presunta commissione di reati di usurpazione di funzioni" e "falsificazione di documenti pubblici", in relazione ai registri elettorali delle elezioni presidenziali del 28 luglio La Procura del Venezuela ha chiesto lunedì pomeriggio l'arresto del candidato dell'opposizione alle presidenziali del 28/7, Edmundo González Urrutia, accusandolo dei "reati di usurpazione di funzioni, falsificazione di documenti pubblici, istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato, cospirazione, sabotaggio per danneggiare i sistemi ed associazione terroristica". (Sky Tg24 )
Se ne è parlato anche su altre testate
La sua dichiarazione arriva dopo quella del candidato Edmundo González Urrutia che, attraverso il suo avvocato José Vicente Haro, mercoledì ha fatto avere un suo messaggio al procuratore generale Tarek William Saab. (La Nuova Venezia)
Dopo l’arresto di alcuni dissidenti politici – tra questi l’avvocato Perkins Rocha ( si veda Il Dubbio del 31 agosto), adesso l’autorità giudiziaria cerca di colpire direttamente Edmundo González Urrutia, candidato alle presidenziali di luglio. (Il Dubbio)
Non solo perché González, così come la leader della Piattaforma unitaria di destra María Corina Machado, vive ormai in una sorta di clandestinità, ma anche perché si suppone che il presidente Nicolás Maduro – a cui la condanna di Argentina, Costa. (il manifesto)
Il Venezuela è sempre più nel caos e il dittatore comunista Nicolas Maduro, sulla scia della lunga tradizione del socialismo reale, ha pensato bene di fare arrestare il capo dell'opposizione, Edmundo González Urrutia. (Secolo d'Italia)
La procura generale del Venezuela ha chiesto l'arresto del candidato presidenziale dell'opposizione Edmundo González Urrutia, poco più di un mese dopo il presidente Nicolas Maduro è stato dichiarato vincitore delle contestate elezioni del 28 luglio scorso. (Il Sole 24 ORE)
La richiesta della Procura generale è stata approvata. (L'Opinione)