Giorgio Armani Privé. Vent’anni di fantasia: "Catturare la luce con un tocco leggero"

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Abiti di luce, che attraversano il tempo e il cuore. E li catturano di splendente bellezza. Eccolo l’Armani Privé dei suoi primi vent’anni ieri sera nelle sale sontuose e storiche di Palazzo Armani al numero 21 di rue François I, a pochi passi da Avenue Montaigne, il quartier generale del grande stilista svelato per l’haute couture dove ha festeggiato questo importante anniversario con una sfilata che resterà memorabile. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altre testate

Se in passerella la parola d'ordine è stata "luce", nel front row le star hanno scelto stili diversi in base alla loro personalità: ha stupito tutti Laetitia Casta, in completo dall'allure maschile con tanto di cravatta. (Corriere della Sera)

«Catturare la luce sulla superficie degli abiti è stata la meravigliosa sfida di questa collezione» ha detto Giorgio Armani prima delle due sfilate Privè con cui ieri sera ha incantato Parigi. Alla prima ci sono gli addetti ai lavori della moda, il tout Paris e alcune clienti. (il Giornale)

Con un gioco di luci, Giorgio Armani ha tessuto un sogno d'Alta Moda nella sfilata di Giorgio Armani Privé primavera estate 2025 a Parigi, in una passerella di suggestioni lontane e vicine pensate per l'Haute Couture. (Vogue Italia)

"Creare è la mia ragione d'essere nel mondo" dice Giorgio Armani, che a Parigi ha festeggiato 20 anni nell'alta moda, con la sfilata della nuova collezione della sua linea Privé, per la prima volta ospitata nel palazzo parigino di Rue François 1er. (TGR Lombardia)

Nelle sale intime e preziose del suo nuovo palazzo in Rue François I, a due passi da Avenue Montaigne, Re Giorgio non si limita a ripercorrere la storia di Privé, ma la reinterpreta e si spinge ancora oltre, superando se stesso e infondendo nuova linfa vitale a quei codici stilistici che hanno reso il suo stile un'icona globale (Il Fatto Quotidiano)

Cominciò tutto il 24 gennaio 2005, in un loft in rue de Lauriston a due passi dall’Arco di Trionfo, con 22 sarte "rubate" alla sede milanese che lo aiutarono a comporre una sinfonia di 31 silhouette a sirena che dal nero virarono al malva, e poi ancora al chartreuse. (Elle)