Francia, Dominique P. per la prima volta in aula: "Ho drogato mia moglie e l'ho fatta violentare da 50 uomini"

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Domunque Pélicot, 71 anni, ha testimoniato per la prima nel processo a suo carico (e degli altri 51 stupratori della moglie Gisèle) in corso ad Avignone, in Francia. Ha ammesso tutte le accuse, ma ha chiesto di essere perdonato: "Sono stato violentato anch'io quando avevo 9 anni, questo ha influito su quello che è successo". (Fanpage.it)

Ne parlano anche altri media

Le guardie di sicurezza del supermercato lo avevano notato mentre filmava sotto le gonne alcune clienti. Così grazie ad una serie di denunce presentate dalle donne, Dominique Pelicot è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di centinaia di video e foto degli stupri di gruppo sulla moglie. (Il Fatto Quotidiano)

Il 44enne Lionel R. alla Corte: "Non avrei mai immaginato che lei non sapesse ma sono colpevole di stupro perché quando ho visto che era priva di sensi sarei dovuto andare via ma non ho detto nulla". (Fanpage.it)

Un’avvocata impegnata in un doloroso processo per stupro ha il diritto di utilizzare i social network in modo “frivolo”? È quel che si chiede l’opinione pubblica francese, visibilmente scossa dalle performance su Tik tok e Instagram della penalista Nadia El Bouroumi, responsabile della difesa di Jean-Marc L. (Il Dubbio)

La vicenda emerge dal processo in corso al tribunale di Avignone contro Dominique Pelicot e le decine di uomini accusati di aver abusato della donna che il marito aveva precedentemente drogato e stordito con farmaci. (Fanpage.it)

Le sue immagini sono ovunque, Gisele Pélicot si è fatta ripredere dai media e ha deciso di affrontare il processo a porte aperte per denunciare al mondo le atrocità che l'uomo con cui era sposata da quaranta anni è stato capace di infliggerle per lungo tempo. (ilmessaggero.it)

Gisele P, la donna drogata dal marito e violentata da 50 uomini: la testimonianza di uno degli stupratori Lo stupratore: "Mi dispiace, posso solo immaginare l'incubo che ha vissuto... e io sono parte di questo incubo" (Milleunadonna.it)