Le riserve di gas Ue scendono velocemente, rischio di nuove pressioni sui prezzi. Bruxelles: “No al rinnovo del price cap”
Il riempimento medio degli stoccaggi è del 70%, a fronte dell'84% dello stesso periodo di un anno fa. Pesano l'ondata di freddo che sta colpendo parte dell'Europa e lo stop al transito di gas russo via Ucraina (Il Fatto Quotidiano)
Su altri media
Non ci sono problemi per il gas, sia per gli approvvigionamenti sia per gli stoccaggi: in Italia "siamo messi bene", spiega Stefano Besseghini, presidente dell’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Rimane più alto il valore delle scorte italiane, con un 77,9% in calo solo dello 0,03%. Lo riportano i dati della piattaforma Gie Agsi-Aggregated Gas Storage Inventory. (GEA)
Alla data del 5 gennaio 2025, i due paesi mostrano una gestione prudente delle loro risorse, con percentuali di stoccaggio che rimangono superiori alla media europea, nonostante un leggero calo rispetto agli anni precedenti. (Nuove Cronache)
Europa in difficoltà con le riserve gas: consumo rapido e prezzi in aumento segnano l'inverno più critico degli ultimi anni. Quali sono le prospettive per il prossimo futuro? (Eventi e News in Italia)
Un anno prima erano all'84% a 960,26 TWh, poco sopra l'83,24% a 931,83 TWh del 5 gennaio del 2023. Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe, l'associazione dei gestori delle reti nazionali, lo scorso 5 gennaio le scorte di metano continentali sono scese al 69,94% a 802,71 TWh. (la Repubblica)
La dipendenza dell’Europa dal GNL per sostituire i flussi di gas russi ha aumentato l’esposizione della regione alle oscillazioni dei prezzi, con interruzioni non pianificate, tra cui la chiusura dell’impianto norvegese Hammerfest LNG, che ha contribuito alla volatilità del mercato (Energia Oltre)