Albania, riaprono i centri: ecco il piano del governo (con la sponda Ue)

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Fausto Carioti 25 dicembre 2024 Bisogna tornare indietro di pochi giorni, al Circo Massimo e alla promessa scandita da Giorgia Meloni sul palco di Atreju: «I centri in Albania fun-zio-ne-ran-no». Il resto è conseguenza di questa volontà politica. E la premier non è tipo da prendere certi impegni col suo popolo senza avere già programmato i passi successivi. Ieri, dunque, vertice di governo a palazzo Chigi, presenti con lei tutti quelli che ci devono essere: Matteo Piantedosi, Guido Crosetto, Tommaso Foti e Alfredo Mantovano, più Antonio Tajani collegato da remoto. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altre testate

«Anche alla luce della recente sentenza della Corte di Cassazione che ha indicato le competenze relative all'individuazione dei Paesi di origine sicura a livello nazionale, il vertice ha ribadito la ferma intenzione di continuare a lavorare, insieme ai partner Ue e in linea con le Conclusioni del Consiglio Europeo dello scorso 19 dicembre, sulle cosiddette ''soluzioni innovative'' al fenomeno migratorio». (LaC news24)

Il governo, dopo un vertice dedicato all'attuazione del protocollo tra Italia e Albania presieduto dalla premier Giorgia Meloni, conferma: sui migranti la strategia rimane quella di utilizzare i centri oltre Adriatico. (Corriere della Sera)

E di una sentenza della Cassazione della quale il governo esalta solo una parte, sorvolando sull'altra. L'Albania come "soluzione innovativa". (L'HuffPost)

Migranti in Albania, la rotta non cambia. "Il governo va avanti con soluzioni innovative"

A questa importante sessione hanno partecipato ministeri e sottosegretari influenti, inclusi il Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione Tommaso Foti e il Sottosegretario Alfredo Mantovano (Nicola Porro)

Se nel primo giorno del vertice è emerso con forza l’aspetto della difesa militare, nelle conclusioni del summit che ha visto i governi di Italia, Grecia, Svezia e Finlandia confrontarsi sulla sicurezza Ue in un formato totalmente inedito, è l’immigrazione irregolare, anche come strumento di guerra ibrida, che viene analizzata dai leader. (Corriere della Sera)

È quanto emerge dal vertice di Palazzo Chigi: il governo Meloni "va avanti" proponendo "soluzioni innovative" al fenomeno migratorio. L'esecutivo conferma dunque l'impegno contro i trafficanti di esseri umani nel rispetto delle norme comunitarie, proseguendo con il (Secolo d'Italia)